Un week-end di gara della IndyCar, sul Tricky Triangle di Pocono, diventato pazzo per la pioggia che domenica pomeriggio ha costretto gli organizzatori a rinviare la gara di 21 ore, lo è diventato ancora di più con una gara piena di emozioni, soprattutto per il Team Penske. A vincere è Will Power che taglia il traguardo davanti a tutti per la quarta volta nelle ultime sei gare. Precede di circa un secondo un magnifico Mikhail Aleshin a cui sfugge per la seconda gara consecutiva la prima vittoria in carriera. Podio spettacolare, a causa delle gare dei protagonisti, che si chiude con Ryan Hunter-Reay partito dall’ultima posizione.
La gara ha visto dominare principalmente Aleshin e Hunter-Reay che hanno battagliato per circa 150 giri, sui duecento previsti, per contendersi la prima piazza. A metà classifica però Will Power ha attuato una strategia diversa che lo portava a ritardare ogni volta il suo pit rispetto ai piloti di vetta e che grazie ad un fenomenale quarto stint, in cui è stato il più veloce in pista, è riuscito a portarsi in testa alla corsa. I due rivali lo hanno continuato ad impensierirlo, prima Hunter-Reay fino all’improvviso calo di potenza e poi Aleshin dopo l’ultima caution e rifornimento ai box. Nelle fasi finali però Power è riuscito ad essere leggermente più veloce del russo staccandolo e conquistando la gara. Dietro i due di testa Hunter-Reay ha compiuto la seconda impresa dell’evento, infatti ha rimontato nuovamente a colpi di sorpassi all’interno e all’esterno riuscendo a riconquistare l’ultimo gradino del podio.
Buona anche la gara di Josef Newgarden che è sempre stato nelle posizioni di vertice e non è mai finito sotto la quinta posizione. Per lui un buon quarto posto davanti a Sebastien Bourdais. In rimonta anche Scott Dixon e Juan Pablo Montoya che hanno chiuso rispettivamente al sesto e l’ottavo posto davanti a Tony Kanaan con la seconda delle vetture di Chip Ganassi. Tra i veterani, con un settimo posto, Carlos Munoz anche lui protagonista di un ottima gara di vertice, un po’ in discesa nella conclusione. Deludente sul finale James Hinchcliffe che finisce in decima posizione davanti a Graham Rahal e Marco Andretti.
Gara piena di emozioni per il Team Penske perchè se da un lato Will Power è andato a conquistare la quarta vittoria in campionato e la nona (in tredici gare, ndr) per il suo team, dagli altri abbiamo visto il ritiro di Simon Pagenaud. Il francese in sottosterzo è finito a muro a 41 giri dal termine della gara, riaprendo così la lotta al campionato. A tre gare dalla fine, infatti, tra Pagenaud e Power ci sono solo 20 punti di distacco. Il terzo punto di vista di questa gara è il pauroso incidente occorso a Helio Castroneves nel corso del 64° giro, all’interno della pitlane. La dinamica ha visto protagonisti anche Kimball e Rossi con il pilota di Chip Ganassi nell’intento di parcheggiare nella piazzola di sosta mentre Rossi usciva dalla sua dopo aver effettuato il pit stop. C’è stato un contatto tra i due statunitensi con Rossi che ha preso il volo finendo sopra la vettura di Castroneves (in direzione della testa, ndr) rischiando di colpire il casco del brasiliano. Per i due gara finita, ma per fortuna senza conseguenze per i piloti. L’unico rammarico rimane ad Alexander Rossi che in quel momento stava lottando per portare a casa la seconda 500 miglia della stagione dopo aver vinto quella di Indianapolis.
L’incidente che ha visto coinvolti Charlie Kimball (Chip Ganassi Racing), Alexander Rossi (Andretti Herta Autosport) e Helio Castroneves (Team Penske)
Appuntamento alla notte tra sabato e domenica per il recupero della 600 miglia del Texas, interrotta il 12 giugno durante il 72° giro a causa di condizioni meteorologiche impervie.