Uno dei grandi obiettivi della NTT IndyCar Series è quello di tornare a correre al di fuori dei confini nord americani. Dal 2013, quando venne disputata l’ultima gara al Sambordromo di San Paolo, la serie a stelle e strisce ha sempre corso negli Stati Uniti, eccezion fatta per l’annuale appuntamento sul circuito cittadino di Toronto. Per motivi di costi, oltre che per la mancanza di promotori seri, la IndyCar non è più riuscita ad aprire i propri orizzonti.
Negli ultimi mesi la situazione sta cominciando a cambiare, e il CEO della Hulman & CO. Mark Miles sta compiendo ogni sforzo possibile per cercare di portare la IndyCar a correre almeno due gare fuori dal Nord America. Dal mese di novembre sono state intavolate delle trattative con le autorità pubbliche di Queensland per riportare la IndyCar in Australia, a Surfers Paradise, e ci sono sempre dei contatti in corso per riportare in vita anche l’evento di Città del Messico.
A St.Petersburg si è fatta strada anche la prospettiva di un approdo della IndyCar in Argentina. Alla gara inaugurale della stagione 2019 erano infatti presenti i promotori del Grupo OSD, che si occupano dell’organizzazione di gare motoristiche sul circuito di El Villicum, e recentemente si sono incaricati della responsabilità di gestire l’evento che ha segnato l’arrivo della SBK in Argentina. La visita degli emissari di Grupo OSD ha fatto seguito a un’ispezione al tracciato di San Juan effettuata da Stephen Starks, vice presidente delle relazioni mediatiche della categoria statunitense, che ha fatto tappa in Argentina per valutare la bontà della pista costruita nel 2015.
“Stiamo esplorando vari scenari e potenziali promoter per allargare il nostro calendario, e fra questi c’è l’Argentina – ha ammesso Mark Miles – I loro promoter sono stati a St.Petersburg, ma ci terrei a precisare che siamo solo nelle fase iniziale delle trattative. Di sicuro sanno come si organizza un buon evento, e se la sono cavata egregiamente con la gara della SBK. Hanno messo in piedi un evento di successo e il loro tracciato è molto bello”.
La IndyCar punta forte sull’Argentina anche per cercare di espandersi in uno dei mercati chiave del Sud America, ma finora poco propenso ad aprirsi alla serie, tant’è che la IndyCar al momento non ha in mano nemmeno un contratto televisivo per la trasmissione delle gare in Argentina.