Trevor Carlin, famoso talent scout delle serie minori e proprietario anche di una squadra in GP2 e GP3, era presente nel weekend di Houston. Ufficialmente per salutare degli amici del mondo del motorsport, ma in realtà era in terra americana per valutare una possibile entrata nella Indycar tra un paio di stagioni.
“La Indycar non sarebbe un obiettivo di breve termine,” ha ammesso Carlin, “ma siamo ambiziosi come team, ma non possiamo certo aspirare ad entrare in F1: è troppo fuori dalla nostra portata. Altri campionati europei importanti dove espanderci non ce ne sono. Debbo dire che i nostri ex piloti hanno fatto bene in Indycar. L’entrata in Indycar non è un progetto imminente, ma ho pensato di venire qui a Houston e valutare la situazione, vedere se vale la pena di tentare un’avventura in America, ma comunque credo che saremmo in grado di fare qualcosa di buono se venissimo a correre in Indycar.”