INDIANAPOLIS – La sessione conclusiva di prove libere della 500 Miglia di Indianapolis ha regalato indicazioni interessanti, e ha visto un progressivo miglioramento delle prestazioni delle monoposto. I piloti hanno potuto finalmente girare con delle mappature del motore più spinte, e in dodici sono riusciti a realizzare almeno un giro oltre la soglia di 230 miglia orarie di media (370 km/h).
Il pilota più rapido nel Fast Friday è stato Conor Daly. Il part timer dell’Andretti Autosport, messo sotto contratto appositamente per la gara più rinomata del campionato IndyCar, ha strappato il miglior tempo in 38.8426, percorrendo l’ovale di Indianapolis a una media di 372,89 km/h. Daly ha distanziato di più di un decimo il suo diretto inseguitore, Andretti, che si è dimostrato abbastanza competitivo anche nei giri fatti senza l’ausilio di scie. Altra giornata positiva per Sato, che dopo la seconda prestazione di ieri si è distinto con un bel terzo tempo. Quarto Pigot, il migliore fra i piloti spinti da motore Chevrolet.
Quinta posizione per Hunter-Reay, che ha ottenuto il suo miglior crono nel corso del penultimo giro effettuato. Sesto tempo per Carpenter, che però si è dimostrato ancora una volta un fulmine sul giro secco “in solitaria”, realizzando il secondo tempo nella classifica dei giri senza scie: meglio di lui solo il suo compagno di squadra Jones, che ha ottenuto il decimo crono di giornata con il passaggio percorso senza scie. Carpenter e Jones si candidano quindi a recitare un ruolo di primo piano in qualifica.
Il team Penske non ha particolarmente brillato nel Fast Friday, anche se Pagenaud è comunque riuscito a piazzarsi in settima posizione e Newgarden in nona. Più indietro gli alfieri del Chip Ganassi Racing: Dixon non è andato oltre la sedicesima prestazione, mentre Rosenqvist ha realizzato il trentesimo tempo. Lo svedese ha però dovuto fare tanto lavoro sul passo per recuperare il tempo perduto a causa dell’incidente di mercoledì. Timidi sorrisi per McLaren e Alonso nel quarto giorno di prove libere. Il pilota spagnolo ha girato con continuità, portando a termine 77 tornate e ponendosi in ventiquattresima posizione. La McLaren non ha però mai dato la sensazione di poter lottare per le posizioni di vertice nella prossima 500 Miglia di Indianapolis, e nei giri senza scie Alonso ha fatto tremendamente fatica a trovare la velocità giusta: in questa speciale classifica il due volte campione del mondo si è posto solamente in trentesima posizione su trentasei piloti.
Il Fast Friday è stato agitato dal brutto incidente che ha coinvolto Kyle Kaiser. Il pilota del Juncos Racing è finito addosso al safer di curva 3 ad alta velocità durante il suo primo giro cronometrato, rischiando di cappottarsi come successo il giorno prima a Pato O’Ward. L’impatto è stato violento, ma fortunatamente Kaiser sta bene. L’incidente ha però impedito al Juncos Racing di girare nell’ultimo giorno di libere, e la squadra dovrà fare un grande lavoro per preparare la monoposto in tempo per le qualifiche. Una situazione molto delicata, per un team che sta attraversando un periodo di forte tensione per il budget risicato.