La Feature Race della Formula 2 a Monza ha regalato un vincitore a sorpresa che porta il nome di Tadasuke Makino, che ha conquistato la prima vittoria in carriera nel suo anno di esordio in Formula 2 grazie ad una fantastica strategia che gli ha permesso di vincere nonostante sia partito dalla quattordicesima posizione sulla griglia di partenza.
Makino scatta con le gomme medie e nei primi giri di gara riesce ad avvantaggiarsi su chi è partito con gomme Supersoft che dopo sei giri arrivano alla fine della loro vita. Al quinto giro Makino è già in testa alla gara passando il suo compagno di squadra Artem Markelov, che al via era riuscito a prendere la prima posizione su Alexander Albon e George Russell con un ottimo spunto. Al settimo giro iniziano i pit-stop con la maggior parte del gruppo che passa alle gomme medie, mentre Makino rimane in testa alla gara seguito da Ralph Boschung e Dorian Boccolacci che hanno fatto la stessa scelta di gomme a inizio gara, ma i due piloti della MP Motorsport non hanno il ritmo del giapponese.
Dietro Markelov precede Russell e Albon dopo il pit-stop, con Russell che prova a farsi vedere sul pilota russo rischiando anche il contatto alla frenata della Parabolica mentre l’inglese ha provato a farsi vedere nei suoi confronti al 10° giro, con Russell che lì riesce a sfilare Markelov, che però riesce sempre a rispondere agli attacchi del pilota ART con ottime staccate riuscendo a mantenere la posizione, mentre Albon inizia ad avvicinarsi a Russell prima di passarlo all’11° giro. Russell sembra in evidente difficoltà e in pochi giri viene raggiunto anche da Lando Norris, suo grande rivale in campionato. Il corpo a corpo tanto atteso tra i due giovani inglesi inizia al 15° giro, con Norris che viene chiuso da Russell due volte, prima alla prima curva, poi al curvone del Biassono con il pilota della Carlin che è costretto a mettere le ruote sull’erba. Norris non molla e al 20° giro si inventa un sorpasso capolavoro su Russell sempre alla Curva Grande del Biassono prendendo l’interno della curva al pilota junior Mercedes per completare la manovra e prendersi la momentanea quinta posizione, dopo che Boccolacci era rientrato ai box per il cambio gomme a dieci giri dalla fine.
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Russell prova a rispondere a Norris nel giro seguente alla prima variante ma va lungo in staccata ed è costretto a restituire la posizione a Norris; ma al 23° giro la manovra riesce e Russell torna davanti a Norris. Lando cerca di non perdere terreno ma non riuscirà più ad attaccare il suo avversario e viene raggiunto anche da Nicholas Latifi, che nella seconda parte di gara con gomme medie è tra i più veloci in pista, con il canadese che passerà Norris al penultimo giro per la quinta posizione finale. Al 27° giro Boschung rientra ai box per montare le gomme Supersoft, seguito al giro seguente dal leader della gara Makino: il giapponese rientra ai box con un vantaggio di 40 secondi abbondanti su Markelov, e nonostante un pit-stop non perfetto riesce a tornare in pista in testa alla gara davanti al suo compagno di squadra riuscendo a contenerlo negli ultimi due giri di gara andando a vincere per la prima volta in Formula 2 e con Markelov in seconda posizione la Russian Time si regala una fantastica doppietta conquistata con strategia, bravura e forza con entrambi i piloti ottimi protagonisti. Chiude il podio Alexander Albon che col terzo posto di oggi riesce ad accorciare leggermente su George Russell, che partito dalla pole position era chiamato a fare qualcosa in più.
Quinto posto per Latifi davanti a Norris e Sergio Sette Camara, settimo al traguardo: il brasiliano ha dovuto rinunciare a partire dalla prima fila per dei problemi sulla sua Carlin che lo hanno costretto a tornare ai box dopo il giro di ricognizione per risolvere l’imprevisto e partire dalla pit-lane, prima di riuscire ad ottenere il giro più veloce della gara negli ultimi passaggi e a concludere in settima posizione dopo aver battagliato con Antonio Fuoco, ottavo al traguardo e che domani potrà partire dalla prima posizione. Chiudono la zona punti Ralph Boschung nono davanti a Nyck De Vries, decimo con la sua Prema dopo una gara difficile. Fuori dai punti Luca Ghiotto, undicesimo al traguardo dopo un eccessivo degrado delle sue gomme nel finale di gara. Alessio Lorandi chiude in 16° posizione nonostante un contatto alla variante della Roggia con Roy Nissany a inizio gara.
Immagine di copertina: Bonora Agency