Si è concluso il Rally delle 1000 curve e il responso che ci consegna la gara è: il quarto pilota diverso a vincere in stagione con la quarta auto diversa in altrettante gare. Thierry Neuville sorride all’arrivo ad Ajaccio, già, perchè dopo ciò che è accaduto a Montecarlo e in Svezia si può sorridere, arriva finalmente la prima vittoria per il belga della Hyundai che porta così la prima vittoria di stagione alla casa Coreana gestita da Michel Nandan. Thierry dopo aver preso il comando, dalla seconda tappa in poi, ha dapprima attaccato per creare un certo distacco su i rivali e successivamente ha gestito l’ultimo giorno di gara portando la sua i20 Coupé sul gradino più alto del podio.
Secondo, un arrabbiato Sebastian Ogier, che per tutto il weekend ha dovuto fare i conti con i numerosi problemi meccanici che non gli hanno consentito, prima di attaccare Meeke e dopo Neuville. Il quattro volte campione del mondo dopo aver avuto problemi all’idroguida ed al differenziale nella seconda tappa, ha continuato a soffrire domenica di problemi all’idroguida e perdite di potenza, mettendo in luce ancora una volta che la Fiesta targata M-Sport è un auto competitiva ma ancora troppo acerba. proprio dopo la PS9 il francese si era detto perplesso sul mantenimento del podio,dato il poco distacco di Latvala e Breen, ma sulla power stage ha fatto la differenza recuperando persino la seconda posizione ai danni di Sordo.
Terzo Dani Sordo che vede il primo podio stagionale, grazie anche, ai ritiri importanti di Tanak prima e Meeke dopo. Lo spagnolo ha condotto una gara regolare, anche se non ha mai trovato il giusto settaggio della macchina è riuscito a difendersi dagli attacchi dalle retrovie, mantenendo anche per qualche chilometro la seconda posizione assoluta del rally, e una teorica doppietta per Hyundai che si è concretizzata al traguardo con primo e terzo posto, segno delle grandi potenzialità della vettura che sembra essere ad oggi la più completa su qualsiasi terreno.
La quarta posizione è stata strappata proprio sulla power stage da un sempre verde Jari Matti Latvala, sopperendo ad una Toyota ancora acerba su asfalto e sterrato, riesce ad agguantare la posizione per solo 1 decimo ai danni della migliore Citroen al traguardo guidata da Craig Breen. Il finlandese dopo aver dovuto lavorare molto, durante la gara all’assetto della sua vettura, è riuscito a spingere come voleva e a portare a casa la quarta posizione e i 5 punti extra per la vittoria della power stage. Quinto uno strepitoso Craig Breen, che dopo un bel duello durato per ben due giorni con Latvala ha la peggio, ma mette in mostra innanzitutto una consistenza che ad ora manca ai compagni di squadra, ed un pacchetto vettura che sembra molto migliorato rispetto a quello visto nelle precedenti gare. In 6° posizione troviamo Hayden Paddon, unica nota negativa in Corsica per la Hyundai, mai veloce, fatica ancora tanto a trovare il giusto ritmo-gara su asfalto, fondo a lui non congeniale da sempre.
Settimo assoluto e vincitore del WRC2 è Andreas Mikkelsen, che chiude un altra gara da incorniciare, tenendo un ritmo impressionante e facendo ciò che sa fare meglio. Da qui in avanti almeno per questo 2017 continuerà la sua avventura in Skoda Motorsport, tentando di vincere il titolo e in attesa che si aprano per lui le porte di qualche team ufficiale per lui, che tanto si attendeva già quest’anno visti i numeri messi in mostra dal norvegese nel 2016, nell’attesa strapazza tutti e dimostra ancora una volta una la sua competitività.
Ottavo e secondo di WRC2 troviamo il terzo pilota Toyota Sunninen, che nulla può contro uno scatenato Mikkelsen. Nono Stephane Sarrazin dopo i problemi nel secondo e terzo giorno.