Il Team Penske sta diventando un incubo per Alexander Rossi che, dopo aver visto sfuggire la seconda vittoria alla Indy 500 la scorsa domenica, a vantaggio di Simon Pagenaud, ieri sera il gruppo capitanato da Roger Penske ha negato nuovamente il trionfo al pilota Andretti, dopo che quest’ultimo aveva ottenuto la pole position e comandato circa metà gara. La vittoria è andata quindi a Josef Newgarden, al suo secondo successo stagionale dopo quello di St. Petersburg in apertura di stagione.
La prima gara che ha dato il via al Double Header di Detroit è stata però funestata dal maltempo che, dapprima, ha rinviato la partenza di circa 80 minuti, quindi ha portato la direzione gara a rimodulare la durata passando dai 70 giri previsti in principio a una corsa al tempo con conto alla rovescia partito da 75 minuti. La gara è stata inoltre interessata da cinque caution che sono state protagoniste per quasi la metà dei giri percorsi in totale (42, ndr).
La competizione è stata neutralizzata prima ancora di partire dato che Zach Veach è stato autore di un testacoda nel tratto guidato del terzo settore, durante l’ultimo giro di ricognizione, costringendo così la Pace Car a rimanere sul tracciato per un ulteriore tornata. Alla partenza diversi piloti sono riusciti a beneficiare dell’asfalto umido che ha messo in crisi diversi altri. Tra questi Scott Dixon che ha preso la seconda posizione di Newgarden, mentre a centro gruppo Takuma Sato e Will Power hanno recuperato rispettivamente due e tre posizioni rispetto alla piazzola di partenza. Nemmeno il tempo di iniziare che la seconda caution viene chiamata in causa. Questa volta è Matheus Leist l’autore del 360, con conseguente toccata contro i muretti che hanno portato la sua Dallara al danneggiamento dell’ala anteriore.
La neutralizzazone è durata circa due giri e mezzo e alla quinta tornata è stata esposta nuovamente la bandiera verde. Al restart i piloti più indemoniati sono stati Takuma Sato, Will Power e Simon Pagenaud, che con fretta ha scalato diverse posizioni portandosi in top ten.
Nel corso del dodicesimo giro Marco Andretti è stato il primo a rientrare ai box per l’unica sosta prevista in questa gara. Il pilota figlio e nipote d’arte ha tentato l’azzardo di montare subito le gomme slick da asciutto, nonostante la pista non avesse ancora una linea chiara che lo permettesse. Anche se le difficoltà del pilota del team Andretti fossero evidenti, tanto da percorrere metà circuito in prima marcia, nei giri seguenti anche Santino Ferrucci, Ryan Hunter-Reay, Spencer Pigot e Josef Newgarden hanno tentato questo azzardo.
Fortuna voleva che nel giro in cui Newgarden è rientrato ai box, uscisse la Pace Car per il contatto di Ed Jones contro le barriere. Questo ha portato alla terza caution della gara e conseguente rientro in pit lane di tutti coloro che non avevano ancora effettuato la sosta. La strategia del #2 gli ha permesso di ritrovarsi davanti dopo la sosta degli altri, mentre nella corsia box una faida tra Rossi, Dixon e Power ha visto i tre fianco a fianco nel tentativo di guadagnare una posizione. Ad avere la peggio è stato il pilota Penske che è finito contro il muretto dei pit, non per un contatto, ma perché il meccanico della ruota anteriore destra non aveva fissato bene lo pneumatico alla vettura. L’australiano ha conseguentemente perso la ruota, dovendo percorrere circa due miglia su tre ruote prima di ritornare ai box.
La corsa vede bandiera verde al giro 23, giusto in tempo per permettere a Sato di sopravanzare Hunter-Reay per la quinta posizione. In curva 6, Scott Dixon ha toccato dapprima il muretto interno, rompendo la sospensione posteriore destra per poi finire la sua gara contro il muro di gomme. Corsa neutralizzata fino al giro 27, con green flag al 28°. Competizione durata solo sette curve dato che la quinta caution è arrivata per il contatto contro le barriere per Matheus Leist, questa volta costretto al ritiro.
Altri cinque giri di pace car in pista prima di tornare a correre su un asfalto ormai asciutto solo in traiettoria, ma ancora umido all’esterno. Questo ha concesso poche chance ad Alexander Rossi di tentare un attacco ai danni di Josef Newgarden per riprendersi la leadership perduta, nonostante il pilota Andretti fosse più veloce dell’avversario.
Al giro 42 la bandiera a scacchi è stata sventolata davanti alla faccia di Newgarden, seguito da Rossi e Sato a chiudere il podio. Quarto posto per Felix Rosenqvist, quindi Hunter-Reay e Pagenaud che perde così la sua prima posizione in classifica. Seguono Rahal, Veach, Hinchcliffe e Pigot a concludere la top-ten.
L’appuntamento è alle 21.40 di questa sera con la partenza di Gara 2, che verrà trasmessa come sempre su Dazn.