Il futuro del Gp degli Stati Uniti è a serio rischio
12 Novembre 2015 - 9:05
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Il Gp degli Stati Uniti si è rivelato uno degli appuntamenti più avvincenti della stagione 2015 di F1, con una gara che ha regalato tantissime emozioni e spettacolo. Ma sorprendentemente quella di quest’anno potrebbe essere l’ultima gara corsa dalla F1 ad Austin, sull’innovativo tracciato del COTA.

Lo stato del Texas, che si accolla praticamente l’intero importo della tassa che il COTA paga ad Ecclestone per ospitare la F1, ha diminuito i fondi per il circuito. A partire da questa stagione ai gestori dell’impianto andranno 19,5 milioni di dollari pubblici, in luogo dei 25 milioni di dollari ricevuti fino al 2014. A questo poi vanno ad aggiungersi i minori introiti derivanti dalla vendita dei biglietti di quest’anno, riconducibili alle pessime condizioni meteo del weekend del Gp degli Stati Uniti e al rientro in F1 del Gp del Messico, che ha quindi tolto una fetta di spettatori alla gara del Texas.

Alla luce di questi numeri, il futuro della F1 ad Austin è a serio rischio. “Per usare un termine tecnico, credo che siamo fregati,” ha affermato  Bobby Epstein, proprietario del circuito del COTA, all’American-Statesman. “Siamo stati colti alla sprovvista. Non potevamo aspettarci una cosa del genere. Ma la vera domanda è: ‘La gara si farà ancora?’ ” Di certo Bernie Ecclestone non è disposto a trattare con Austin: “Se la situazione è cambiata, allora sarà difficile continuare a correre ad Austin,” ha tuonato il leader della FOM.