Quella che si è disputata questo week-end è stata una gara molto combattuta nelle posizioni di testa e piena di sfide per quanto riguarda le due classi GT. A tenere accesa la lotta per la vittoria finale ha contribuito l’elevato ed eccessivo numero di caution, ben 18, con l’ultima che si è conclusa a 11 minuti dal termine della corsa.
Arrivo al photofinish con Tony Kanaan, Scott Dixon, Kyle Larson e Jamie McMurray che hanno tagliato il traguardo al primo posto con la Ford EcoBoost DP #02 del team di Chip Ganassi. Per il suo team è la sesta vittoria alla 24 ore di Daytona. Distacco quasi inesistente, se contiamo la lunghezza della corsa, per Barbosa/Fittipaldi/Bourdais che per 1.3 secondi non sono riusciti a confermare il trionfo della passata stagione. Terza posizione per Jordan Taylor, Rick Taylor e il nostro Max Angelelli staccati di 7 secondi dai vincitori.
Gara pazza anche per la prima delle vetture GTLM che ha concluso in quinta posizione nella classifica generale. La vettura in questione è la Chevrolet Corvette C7.R #3 di Jan Magnussen, Antonio Garcia e Ryan Briscoe, i quali hanno preceduto la BMW Z4 #25 di Auberlen/Farfus/Spengler/Werner di appena mezzo secondo. Più staccati i terzi classificati Gavin/Milner/Pagenaud che hanno chiuso con 7 giri di ritardo dalla coppia di testa.
Alle spalle del podio di GTLM troviamo la prima delle vetture PC, ovvero la Oreca FLM09 #52 di Guasch/Novich/Palmer/ Kimber-Smith. A un giro dai trionfatori Mowlem/Papadopoulos/Drissi/Alder/Plowman con la Oreca #16. 10 giri è il distacco accumulato dai terzi classificati nei confronti dei vincitori di classe. L’equipaggio è quello formato da Bennett/Braun/Wilkins/Gue con la Oreca #54.
Vittoria in casa per la Dodge Viper grazie all’equipaggio della #93 formato da Keating/D.Farnbacher/Carter/ Wittmer/Lawrence che hanno chiuso davanti alla prima delle Porsche, quella di MacNeil/L.Keen/A.Davis/ van Gisbergen di soli 7 secondi. Due giri di gap per l’altra Porsche, quella classificatasi terza con Snow/Heylen/Dempsey/Eng.
Pessima gara per la Ferrari che ha visto il traguardo solo con due delle cinque 458 Italia al via. Entrambe di classe GTD, la prima è la #49 di Lathouras/Rugolo/Aguas/Griffin che ha chiuso al 4° posto, l’altra è quella Longo/Serra/Gomes/Bertolini in 14esima posizione. Il ritiro più amaro è stato quello della #51 con i campioni in carica del WEC, Gimmi Bruni e Toni Vilander. Durante il turno di guida di François Perrodo la 458 Italia è stata distrutta in un tentativo del francese di ritornare in pista.