Finalmente una prestazione maiuscola per Andrea Iannone. Il portacolori Suzuki ritrova il podio dopo un’eternità di gare, precisamente dopo la gara di Jerez, in cui concluse terzo. Una liberazione di gioia, dopo tanti bocconi amari ingeriti a forza, e dopo tante critiche gratuite che sminavano tutto il talento che Andrea ha sempre posseduto ma che non è riuscito mai ad esprimere ai massimi livelli.
L’ottima prestazione del #29 non è passata sott’occhio, e The Maniac ha svelato quali stratagemmi lo hanno aiutato nel raggiungere il podio, ovvero usare l’assetto di Rins e la scelta della gomma soft al posteriore: “Il segreto è stato copiare dalla a alla zeta l’assetto di Alex, questo mi ha dato una grande mano. In generale non mi do mai pace, vivo così, so ciò che voglio e cerco in tutti modi di ottenerlo anche se non è facile. A volte mi butto giù ma riesco a risalire, sono arrivato qui in forma, ho persone intorno che mi vogliono bene e la situazione è migliore rispetto all’anno scorso ed alla prima parte di quest’anno. Sono riuscito a gestire molto bene le gomme, un aspetto su cui mi sono concentrato tutto il weekend cambiando stile di guida e cercando di accelerare più lentamente. Stamane abbiamo visto che eravamo riusciti a ridurre il consumo della gomma e che se avessi guidato così avrei potuto montare la morbida, che mi avrebbe aiutato in accelerazione”.
Sta di fatto che la Suzuki, nonostante un motore molto meno competitivo rispetto ad Honda e Ducati, è riuscita a tenere il loro passo e confermarsi come terza forza del mondiale, scavalcando d’autorità Yamaha: “Si tratta di un progresso di assetto della moto che non ho sperimentato prima per varie ragioni, ad esempio i test qui li ho saltati per un’ernia alla schiena. Sono convinto che con una moto competitiva ovunque posso dire la mia, non devo dimostrare a nessuno la mia velocità e il mio talento. Le cose sono andate così in generale ma ricostruirò una situazione per arrivare in alto e sono convinto di farcela”.