BIRMINGHAM – Terzo vincitore diverso in tre gare di Indycar. Dopo il trionfo di Power a St.Petersburg e l’acuto di Conway a Long Beach, a vincere in Alabama è stato Ryan Hunter-Reay, alfiere del team Andretti. Il campione Indycar 2012 è rimasto secondo nella prima frazione di gara, corsa su pista bagnata. Al sedicesimo giro ha approfittato di un fuoripista di Will Power per prendere il comando, e da lì in poi non ha praticamente più lasciato la testa della gara, a parte i momenti in cui è andato a rifornire e cambiare gomme.
Seconda posizione per un ottimo Marco Andretti, che ha faticato sul bagnato, ma che su pista umida ha rimontato posizioni su posizioni, aiutato anche dalla sua pit crew che ha lavorato in modo impeccabile. Terzo Scott Dixon, che ha corso una gara molto accorta. Il campione del mondo in carica non aveva il passo dei migliori sul bagnato, e ha preferito evitare rischi inutili. Mentre altri piloti (tra i quali Sato, Aleshin, Munoz, Montoya e Huertas, e ancora Aleshin) causavano delle caution, Dixon teneva il suo passo e recuperava terreno. Grazie anche alla scelta di ritardare rispetto agli altri il secondo cambio gomme, il neozelandese ha guadagnato la terza posizione e l’ha tenuta sino alla fine.
Quarto è arrivato Pagenaud, davanti a Power. Il pilota del team Penske ha mostrato ancora dei limiti: bravissimo al via e irresistibile nelle prime fasi di gara su pista molto bagnata, ma dopo l’escursione sull’erba (dove tra l’altro ha sfiorato le protezioni) non ha più trovato il ritmo giusto, e ha via via perso contatto da Hunter-Reay e posizioni in pista. Sesto Wilson, poi Hinchcliffe, Newgarden, Kanaan, che ha sfoderato una grande prestazione visto che partiva dalla ventitreesima ed ultima posizione, Kimball.
Da segnalare che ci sono state diverse caution, dovute sia ad errori dei piloti che a contatti. Va segnalato in particolare che a causarne due è stato Bourdais, prima speronando Aleshin, poi toccando Montoya. “One” Pablo in questo modo ha perso un giro, e recrimina molto, visto che stava conducendo una gara di tutto rispetto, e aveva recuperato fino alla quarta posizione. Bourdais è stato punito con un drive thru per questi due incidenti,e ha perso un’ottima occasione per arrivare tra i primi. La gara si è conclusa in regime di bandiera gialla per un “botto” di Aleshin: il pilota russo sta bene e non ha riportato alcuna conseguenza fisica nell’impatto.
Il prossimo appuntamento della Indycar è il , sul circuito di Indianapolis. Di seguito, la classifica del Gp dell’Alabama.
CLASSIFICA:
1. Ryan Hunter-Reay Andretti/Honda 2. Marco Andretti Andretti/Honda +1.0364s 3. Scott Dixon Ganassi/Chevy +1.4286s 4. Simon Pagenaud Schmidt/Honda +2.4350s 5. Will Power Penske/Chevy +3.1559s 6. Justin Wilson Coyne/Honda +3.7009s 7. James Hinchcliffe Andretti/Honda +4.6538s 8. Josef Newgarden Fisher/Honda +5.3417s 09. Tony Kanaan Ganassi/Chevy +6.2513s 10. Charlie Kimball Ganassi/Chevy +6.8371s 11. Ryan Briscoe Ganassi/Chevy +7.6182s 12. Jack Hawksworth Herta/Honda +8.5257s 13. Takuma Sato Foyt/Honda +9.6750s 14. Mike Conway Carpenter/Chevy +10.1933s 15. Sebastien Bourdais KV/Chevy +11.3198s 16. Carlos Huertas Coyne/Honda +12.8894s 17. Graham Rahal Rahal/Honda +13.7182s 18. Sebastian Saavedra KV/Chevy +14.0955s 19. Helio Castroneves Penske/Chevy +16.1476s 20. Oriol Servia Rahal/Honda +1 lap 21. Juan Pablo Montoya Penske/Chevy +1 lap 22. Mikhail Aleshin Schmidt/Honda +6 laps