Il Gran Premio di Monaco ha rappresentato un crocevia importante in casa Red Bull Racing. La scuderia austriaca con sede è stata protagonista di un fine settimana entusiasmante nel Principato, culminato con la seconda vittoria stagionale di Daniel Ricciardo, per la prima volta in carriera sul gradino più alto del podio dopo essere scattato dalla pole position.
Proprio dopo le qualifiche del sabato, l’immediata telefonata del boss Dietrich Mateschitz all’australiano ha incredibilmente riaperto la questione legata al suo rinnovo del contratto, dopo che nelle ultime settimane il talento di Perth era dato come partente sicuro dalle indiscrezioni circolanti nel paddock.
Oltre al contratto di Ricciardo, l’altro nodo da sciogliere a Milton Keynes resta la scelta della Power Unit da montare sulle monoposto austriache nella prossima stagione. Helmut Marko e Christian Horner sono di fronte a un bivio: proseguire con la motorizzazione Renault (ribattezzata TAG Heuer) o tuffarsi in una nuova esperienza collaborativa con la Honda, che dal 2018 fornisce la Toro Rosso.
La Casa francese, tramite il responsabile Cyril Abiteboul, aveva indicato come termine ultimo per una risposta definitiva il 31 maggio ma, proprio durante il weekend di Monte Carlo, le due parti si sono rincontrate e i vertici della Renault hanno acconsentito al prolungamento di un mese della scadenza dell’ultimatum, previsto tra il Gran Premio di Francia e il Gran Premio d’Austria. Tutto questo per evitare disagi nell’organizzazione dell’attività produttiva in vista della prossima stagione.
In un periodo piuttosto fitto di questioni, il team principal della Red Bull ha voluto chiarire le priorità della sua scuderia: “Da quanto ho percepito nel paddock in questi giorni, sembra che la vittoria di Daniel ha fatto impennare la sua quotazione sul mercato. Per adesso, però, le nostre forze sono concentrate su quale Power Unit utilizzare nella prossima stagione; osserveremo attentamente le prestazioni dei motori Renault e Honda nel prossimo appuntamento del Mondiale in Canada e prenderemo la nostra decisione. Dopodiché, passeremo a discutere del contratto di Daniel e del suo rinnovo con lui e il suo entourage, che ovviamente pretenderanno un trattamento migliore di quello attuale alla luce dei risultati ottenuti in pista”.