Damon Hill è stato l’ultimo compagno di squadra di Ayrton Senna prima di quel maledetto week-end a Imola nel 1994. Hill, allora seconda guida del team Williams, affiancò Senna nelle prime due gare di quel campionato (Brasile e Aida), prima di assistere dalla sua quarta posizione all’incidente che ha tolto la vita al campione brasiliano. Damon, ai microfoni di Sky Sports F1, ha raccontato alcuni retroscena di quel week-end a Imola, precisando che lui avrebbe preferito non riprendere la corsa (gara che fu vinta, ricordiamo, da Michael Schumacher). Hill ha inoltre precisato di non avere avuto nessun problema a risalire in vettura nonostante l’inconveniente tecnico sulla Williams di Senna (l’inglese gareggiava sulla stessa vettura del brasiliano). Ecco le parole di Damon Hill: “Non ho visto il momento dell’incidente, perché ero più indietro rispetto ad Ayrton, ho visto la macchina di Ayrton rimbalzare sul muro. Mi è stato detto da Ann Bradsha che era una cosa seria, ma credo fosse abbastanza chiaro che fosse già morto. Ero stato collaudatore per la Williams e avevo già gareggiato con loro”.
“Era il mio terzo anno in squadra. Il team costruisce le macchine, ma si tiene sempre conto della sicurezza del pilota. Mi fidavo di loro e non ho avuto nessun problema, ma in pista non ho avuto alcun momento per riflettere su questa cosa. Alla fine della giornata, abbiamo imballato tutto e siamo andati a casa con una sensazione orribile. Era una giornata nera per lo sport. Mi sembrava insensibile e inutile correre dopo tutto quel che era successo. Riflettendoci, non mi sembrava una cosa rispettosa da fare” ha concluso l’inglese.