INDIANAPOLIS – Il primato del primo crash nell’acclimazione alla 500 Miglia di Indianapolis va a Jack Harvey. Il pilota britannico, impegnato al volante della vettura dell’Andretti Autosport gestita dalla struttura dello Shank Racing, nel tentativo di spingere per superare i target del Rookie Orientation Program è finito a muro in curva 2.
L’incidente non è stato grave: Harvey è finito sullo sporco e ha perso la linea ideale, e la sua DW12 è andata a strisciare con la parte sinistra contro il safer. La monoposto ha subito dei danni alle sospensioni, e Harvey ha finito la sua corsa in testacoda fuori dalla pista. Tuttavia l’angolo d’impatto non è stato tremendo, e il pilota non ha riportato alcuna conseguenza fisica. Il pilota dell’Andretti Autosport sarà regolarmente in pista nelle prossime sessioni di prove, nelle quali dovrà completare la seconda e la terza fase del Rookie Orientation Program.
“Non so cosa sia successo – ha dichiarato Harvey, vice campione Indy Lights nel 2014 e 2015 – Ho provato a curvare, ma la macchina è andata dritta e sono finito a muro. Non ero nemmeno veloce, perché stavo uscendo dalla pit lane. Molto strano. Purtroppo abbiamo fatto solo un long run e siamo rientrati prima del previsto a causa di una bandiera gialla: poi è successo questo.”
Sono state prove difficili anche per Graham Rahal. Dal punto di vista della performance il pilota americano ha sicuramente tratto buone indicazioni, e il sesto tempo di giornata è una piacevole conferma a quanto di buono fatto nel GP di Indianapolis, ma non è stato certo l’ideale chiudere bruscamente la sua sessione a 44 minuti dal termine col motore Honda in fumo.
L’INCIDENTE DI HARVEY