Lewis Hamilton è molto vicino alla possibilità di avere una penalità in griglia nelle prossime corse, dopo che la Mercedes gli montato l’ultima Power completa della stagione, proprio alla vigilia dell’imminente Gran Premio d’Austria (vedi Approfondimento).
Secondo il regolamento tecnico, ogni pilota può utilizzare durante l’arco della stagione cinque elementi di ogni componente della Power Unit prima di incorrere in sanzioni; attualmente Hamilton ha montato il suo quinto MGU-H e turbocompressore dell’anno. Il pilota inglese è praticamente convinto che sarà ormai inevitabile arrivare a montare il sesto elemento nelle rimanenti 13 gare della stagione e ciò potrebbe addirittura costargli una penalità di ben 15 posizioni sulla griglia di partenza di uno dei prossimi Gran Premi, qualora il team dovesse cambiare contemporaneamente tutti i componenti del motopropulsore.
“Sinceramente non so trovare una motivazione per cui sia successa una cosa simile quest’anno, dato che negli ultimi due anni non eravamo mai arrivati così al limite con le Power Unit, contando anche che ne avevamo a disposizione una in meno – ha dichiarato Hamilton alla vigilia dell’inizio del weekend austriaco – Quasi certamente dovrò ricorrere a una sesta unità motrice nelle prossime gare, se non addirittura alla settima, di conseguenza devo essere pronto ad accettare una pesante penalizzazione in griglia. La cosa peggiore da accettare per me è che sono l’unico tra quelli che montano un motore Mercedes, compresi i team clienti, a dover affrontare un problema simile, ancora più grave perché noi siamo il team ufficiale”.
Hamilton ha comunque ribadito la fiducia nel suo team, specificando che la Mercedes avrà come obiettivo principale quello di ridurre l’impatto delle sanzioni, sostituendo le componenti nei circuiti dove i sorpassi sono più fattibili.
“Nonostante le difficoltà, bisogna comunque cercare di essere ottimisti. La squadra cercherà di studiare la soluzione migliore per attutire l’impatto che le penalità avranno sulle mie gare, montando un nuovo motore nelle piste in cui è più facile compiere sorpassi e rimontare dal fondo. Poi sappiamo che in Formula 1 può succedere di tutto: magari con l’aiuto di una Safety Car potrò addirittura lottare per la vittoria. Chi lo sa…”