Dodici mesi fa Lewis Hamilton affermò alla stampa che la Ferrari stava bluffando nei test di Barcellona. Il pilota della Mercedes, che aveva osservato con attenzione il lavoro svolto dalla scuderia di Maranello nelle prove invernali, era convinto che Vettel e Raikkonen non stessero spingendo al massimo. Hamilton aveva inoltre aggiunto che la Ferrari secondo lui era messa meglio della Mercedes, e le sue previsioni si sono rivelate azzeccate, visto che Vettel aveva vinto con grande facilità il GP d’Australia.

Quest’anno la musica è totalmente diversa. Gli ultimi giorni di test si sono chiusi all’insegna della Ferrari. Giovedì Vettel ha sbriciolato il record della pista al Catalunya, realizzando un tempo di 1:17.182 con gomme Pirelli HyperSoft, le più morbide a disposizione. Ieri il più veloce è stato Raikkonen, che si è avvicinato tantissimo al crono del compagno di squadra, fermandosi però a 39 millesimi di distanza.

Nonostante gli ottimi riferimenti cronometrici delle Rosse, Hamilton non si è scomposto e ha detto in conferenza stampa: “Non so se quello di Vettel sia un buon tempo o meno. Credo sia stato più veloce di quanto lo siamo stati noi. Non so se quello che hanno fatto sia stato simulare un giro di qualifica, e sinceramente nemmeno mi interessa. Alla fine si tratta solo di test. Credo che il record sia irrilevante. Io ho chiuso undicesimo, ma non ha molta importanza. Quello che conta è la posizione in cui ci troveremo nel Q3 di Melbourne, dove tutti saranno scarichi di benzina. Noi non siamo mai scesi in pista con poco carburante, quindi non ho neanche idea di quanto possa spingere al limite la macchina. Spero che quello di Vettel sia un buon tempo, perché significa che la Ferrari è forte e può duellare in pista con noi”.