SAKHIR – Dal giorno alla notte, dal pomeriggio mite di Melbourne all’illuminazione artificiale nell’afosa Sakhir. Dopo quattordici giorni la Formula 1 si è trovata ad affrontare delle condizioni climatiche totalmente differenti nella seconda qualifica del mondiale 2018, e anche i risultati della pista hanno mostrato sorprese e capovolgimenti, come appunto dal giorno alla notte.
La Ferrari è sempre stato più veloce della Mercedes in Bahrain, e ha meritatamente conquistato tutta la prima fila, mentre nelle qualifiche del GP d’Australia ha faticato a tenere dietro Verstappen. La Mercedes, dopo aver avuto difficoltà di passo nelle prove libere, si è ripresa al sabato senza però avere la concreta possibilità di impensierire Vettel e Raikkonen in chiave pole position. Bottas ha ottenuto il terzo tempo, riuscendo a fare meglio di Hamilton per il secondo anno consecutivo nel “deserto”.
Il quattro volte campione del mondo è parso piuttosto deluso al termine delle qualifiche, anche perché consapevole che la quarta posizione diventerà nona in griglia, a causa di una penalità di cinque posizioni per la sostituzione del cambio. “Penso che quanto successo oggi (ieri, ndr) dimostri che si sbagliano quelli che in Australia avevano detto che abbiamo una particolare mappatura del motore molto aggressiva pensata per la qualifica (in inglese party mode, ndr) – ha detto Hamilton – La Ferrari ha fatto un gran lavoro: hanno avuto un bel ritmo per tutto il weekend. Abbiamo provato a star loro davanti, ma è stato troppo difficile. Sono stati più veloci un po’ in tutti i punti della pista, e hanno una migliore gestione delle gomme rispetto a noi, come sempre quando c’è caldo. Quando si arriva su un circuito contraddistinto da alte temperature è sempre difficile mantenere le gomme fresche, ma loro ci riescono. E’ sempre stata una loro caratteristica. Forse hanno anche degli aggiornamenti. La loro mappatura del motore si equivale alla nostra, così come la power unit. In questo weekend sono stati veloci quanto noi sui rettilinei, e forse anche un po’ di più”.