Hamilton evita il “castigo” Mercedes dopo la condotta di gara di Abu Dhabi
05 Dicembre 2016 - 15:31
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La scuderia di Stoccarda decide di non punire il tre volte campione del mondo per il suo comportamento nell'ultima gara a Yas Marina

La Mercedes ha deciso di non punire Lewis Hamilton per la sua tattica di gara controversa utilizzata durante il Gran Premio di Abu Dhabi. Nel tentativo di vincere un campionato del mondo che, giro dopo giro, andava sempre di più tra le mani del compagno di squadra Nico Rosberg, il pilota britannico ha deciso di tenere un ritmo gara decisamente basso, rallentando vistosamente nella seconda parte del tracciato di Yas Marina, nella speranza di tenere compattato il gruppo degli inseguitori e lo stesso Rosberg, sperando che almeno due di questi lo scavalcassero, facendogli perdere il titolo a suo favore. Infatti Hamilton, per vincere il titolo, aveva bisogno che Rosberg arrivasse quarto, nel caso di una sua vittoria (come effettivamente è accaduto ad Abu Dhabi, ndr). La tattica, però, non ha funzionato perché il tedesco ha mantenuto i nervi saldissimi, non scomponendosi di fronte alla mega trappola dell’inglese e giungendo al traguardo in seconda posizione.

Più volte la scuderia di Brackley, tramite l’ingegnere di pista, ha comunicato a Hamilton di incrementare il suo ritmo gara, ma “The Hammer” non ne ha voluto sapere, nemmeno quando è intervenuto direttamente Paddy Lowe via radio. Paddy, io sono in testa in realtà in questo momento e abbastanza comodo” ha risposto così Lewis al responsabile del muretto Mercedes.

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Al termine della gara, dopo i giusti festeggiamenti per la vittoria di Rosberg nel Mondiale, Toto Wolff ha spiegato come da un lato si trovi nella posizione di difendere gli interessi del team, mentre dall’altro capisce il comportamento di Hamilton, che voleva vincere a tutti i costi il titolo. Niki Lauda, invece, non ha escluso la presa di provvedimenti nei confronti dell’inglese, quando la squadra si sarebbe riunita a mente fredda a discutere dell’accaduto.

Durante la serata dedicata agli Autosport Awards, lo stesso Paddy Lowe ha negato che la dirigenza della squadra prenderà ulteriori provvedimenti di alcun tipo nei confronti del pilota inglese, “perdonando” il suo rifiuto di obbedire agli ordini del team ad Abu Dhabi.

Probabilmente la decisione è maturata come diretta conseguenza della decisione di Rosberg di dire addio alla Formula 1 al termine della stagione, in quanto non è più necessario ristabilire un equilibrio nel rapporto tra i due piloti in vista del nuovo anno. Ovviamente sono solo supposizioni, a cui non troveremo mai un riscontro vero e proprio.