Le seconde prove libere di questa stagione, così come le prime tenutesi nella notte, hanno visto il miglior tempo fatto segnare da Lewis Hamilton. Il pilota della Mercedes ha fermato il proprio cronometro sul tempo di 1:22.600, precedendo di 48millesimi il proprio team mate Valtteri Bottas. Il duo della Stella a Tre Punte ha già stracciato quelli che erano i tempi registrati nelle FP2 della passata stagione, risultando più veloce di quasi un secondo e mezzo.
Le vetture di Stoccarda salutano il resto del gruppo rifilando otto decimi puliti al primo degli inseguitori che risponde al nome di Max Verstappen. L’olandese di Red Bull ha effettuato un lavoro particolare e fuori dagli schemi in questa sessione. E’ partito direttamente facendo alcune prove sul passo gara, girando con gomme medie (gialle), per poi passare sul finale sulle morbide (rosse) per segnare il proprio miglior tempo. Alle sue spalle il suo nuovo compagno di squadra, Pierre Gasly, il quale nel finale di giornata ha già accusato i primi problemi legati alla power unit Honda, la quale ha lasciato la RB15 del francese senza potenza.
Sono 873 millesimi quelli che separano Sebastian Vettel dal suo rivale storico in campionato e attuale leader della classifica delle libere. La Ferrari sembra essersi nascosta abbondantemente durante la simulazione di qualifica, dato che anche Leclerc non è andato oltre 1.1 secondi di gap dal battistrada. Se nella simulazione passo gara Vettel sembra però essere riuscito a mostrare la competitività della SF90, piazzandosi sui tempi Mercedes, così non si può dire per il monegasco che invece ha effettuato un lavoro difficilmente decifrabile con gomma dura (bianca). Il nuovo acquisto della Rossa è inoltre stato protagonista di un testacoda a pochi minuti dalla fine in uscita di curva 4. La sensazione generale risultata da questa sessione è quella di una SF90 mandata in pista con un carico di benzina superiore rispetto alla concorrenza.
Molto bene l’Alfa Romeo di Kimi Raikkonen, il quale si è piazzato a un decimo dal suo ex compagno di box, precedendo addirittura entrambe le Renault, con Hulkenberg che ha regolato Ricciardo di 70 millesimi. Leclerc e Grosjean chiudono la top ten.
Daniil Kvyat sembra aver subito trovato la quadra con la sua nuova STR14, mentre c’è ancora da lavorare per Alex Albon che, oltre ad aver subito un gap di sette decimi dal compagno di squadra, ha più volte sbagliato l’ingresso alla penultima curva finendo fuori pista o in testacoda. Stessa situazione per Antonio Giovinazzi, il quale è staccato di otto decimi dal finlandese. Anonime le Williams con Russell 19° e Kubica 20°. Le due vetture di Grove risultano circa 4 secondi più lente del battistrada e la #63 è a ben 1.7 secondi dalla McLaren di Lando Norris, piazzatasi al 18° posto.