Hamilton contro la zona DRS alla Abbey: “E’ una sfida inutile e pericolosa”
08 Luglio 2018 - 8:24
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GP Gran Bretagna
L'idolo di casa: "Avevano messo solo due zone di apertura per evitare incidenti, e ora si torna al passato"

SILVERSTONE – Il GP di Gran Bretagna è uno degli appuntamenti fissi del mondiale di Formula 1, e il tracciato di Silverstone è fra le pietre miliari di questo sport. Il layout della pista ha subito varie modifiche nel corso degli anni, ma dal 2010 in poi non è più cambiato. Quest’anno però la Formula 1 ha trovato a Silverstone due grandi novità. La prima è l’asfalto totalmente rinnovato rispetto a quello precedente, e la seconda è l’inserimento di una terza zona DRS posta fra il rettifilo del traguardo e curva 3, con conseguente possibilità di poter percorrere la chicane Abbey con l’ala posteriore spalancata.

Entrambi gli elementi non sono stati apprezzati da Lewis Hamilton. Il pilota della Mercedes, che per il quarto anno consecutivo ha conquistato la pole position sul circuito di casa, ha definito uno “spreco di denaro” il nuovo manto stradale. Il quattro volte campione del mondo ha stroncato anche l’aggiunta della terza zona DRS, perché pericolosa e poco utile ai fini del tempo sul giro.

 

 

E’ una sfida francamente inutile e anche un po’ pericolosa – ha detto Hamilton – Una volta potevamo usare il DRS ovunque e dovevamo continuamente aprire e chiudere l’ala. Si era deciso di abolire questo sistema e passare a quello delle zone designate per l’apertura dell’ala mobile a causa di vari testacoda dovuti all’utilizzo eccessivo del DRS. Dicevo a Ron Meadows, team manager della Mercedes, che bisognava spiegare a Whiting che qualcuno sarebbe finito in testacoda nella frenesia di utilizzare il DRS in curva 1, perché lì si raggiungono velocità esagerate. E cosa è successo a Grosjean? Non è necessario aprire l’ala mobile alla Abbey. E’ un rischio veramente inutile. Il vantaggio nel tenere l’ala aperta è ridicolo, e inoltre si scaldano troppo le gomme, e in curva 3 e 4 è fondamentale avere le ruote posteriori a una temperatura ottimale per avere una buona trazione in uscita”.