Lewis Hamilton ha potuto correre una gara tutta all’attacco nel GP del Brasile, grazie alla sostituzione della power unit la domenica mattina con conseguente possibilità di disputare la gara con un unità motrice freschissima e da poter spremere al massimo. La nuova power unit ha permesso al pilota della Mercedes di utilizzare per ben trenta giri la mappatura più aggressiva, quella che viene volgarmente definita bottone magico da Sky Sport F1.
Nel 2018 difficilmente potrà ripetersi una situazione del genere, visto che la FIA ha deciso di ridurre da quattro a tre il numero di power unit utilizzabili nell’arco di una stagione, nonostante la presenza di una gara in più in calendario. Il cambiamento a livello regolamentare imporrà una maggiore attenzione da parte di piloti e team nell’utilizzo di mappature aggressive, e perciò probabilmente si assisterà più spesso a gare maggiormente di conserva. Non solo: i motoristi saranno chiamati a un lavoro di sviluppo extra per realizzare motori più affidabili e in grado di sopportare almeno sette impegni ufficiali.
Questo scenario non entusiasma per nulla Hamilton, e il neo campione del mondo ha criticato duramente le nuove restrizioni regolamentari, dichiarando anche il suo malcontento per l’approdo dell’Halo in Formula 1. “Dovremo chiudere la stagione utilizzando solo tre motori, e quindi le prospettive per la prossima stagione sono peggiori – ha detto il pilota inglese – Saremo costretti a guidare come i piloti di endurance. Già adesso dobbiamo guidare vetture pesanti, con 105 kg di benzina. Poi l’anno prossimo arriva l’Halo. Sarà come guidare degli autobus. Le macchine saranno più pesanti, quasi come delle NASCAR, e aumenteranno gli spazi di frenata, perciò andremo più piano e saremo sempre al limite con le temperature dei freni. Il contrario di ciò che desidera un pilota. Noi vogliamo vetture leggere e che ci permettano di tirare fuori il massimo potenziale della monoposto. Oggi tutto questo non succede. L’idea di avere solo tre motori per campionato mi fa schifo”.