Dopo un inizio decisamente al di sopra delle aspettative, con Romain Grosjean subito a punti nelle prime due gare della stagione a Melbourne e Sakhir, la Haas ha visto manifestarsi una vera vera e propria parabola discendente per quanto riguarda le prestazioni, concludendo gli ultimi Gran Premi sempre molto lontana dalla Top 10.
In un’intervista rilasciata a Motorsport.com, il team principal della scuderia americana Guenther Steiner ha ammesso che il rendimento delle ultime uscite ha inciso notevolmente sulla politica interna del team e sulla strada da intraprendere per lo sviluppo della monoposto di quest’anno e anche dell’anno prossimo.
“Stiamo già procedendo con lo sviluppo in galleria del vento della monoposto per il 2017, anno cruciale a causa delle tantissime novità regolamentari che saranno introdotte, ma credo che questo sia un discorso unilaterale che vale per tutte le squadre – ha dichiarato il responsabile altoatesino – Tuttavia, la nostra attenzione è spostata maggiormente su questo progetto rispetto allo sviluppo dell’attuale monoposto, la VF-16″.
“I risultati ottenuti quest’anno sono andati già oltre quelle che erano le nostre aspettative alla vigilia di questa stagione, per cui possiamo ritenerci più che soddisfatti per il momento. Inoltre, la vettura attuale dovrà affrontare solo 12 Gran Premi, mentre quella del 2017 sarà la base per i prossimi cinque anni: dovremmo essere scrupolosamente attenti ad ogni minimo dettaglio”.
“Allo stato attuale delle cose, è quasi impossibile riuscire a chiudere un gap importante con i diretti avversari. Guardate Mercedes ad esempio: loro sono subito partiti forte con il regolamento introdotto nel 2014 e per ora non c’è stato verso di fermare il loro strapotere in pista. Questo perché il tempo che ciascun team può passare in galleria del vento è decisamente limitato per poter fare importanti passi in avanti”.
Steiner non ha tuttavia escluso l’introduzione di nuovi pezzi per la stagione in corso, a partire da una nuova ala anteriore che possa dare una mano importante alla VF-16. “Stiamo ancora discutendo se è veramente il caso di introdurre un nuovo alettone anteriore, perché non sappiamo ancora quanto beneficio riusciamo a trarre da ciò. Lo sviluppo aerodinamico non sarà tuttavia bloccato definitivamente, anche se le componenti interessate saranno solo di piccolo taglio”.