Haas, lo sfogo di Steiner: “Le decisioni degli stewards influenzate dal nome del pilota e del team”
02 Agosto 2018 - 14:04
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Il manager altoatesino è convinto che la FIA manchi di imparzialità nelle sue decisioni durante i weekend di gara

Negli ultimi anni la Federazione Internazionale è sempre più nell’occhio del ciclone per via di decisioni fortemente contraddittorie, soprattutto in termini di penalità per violazioni del regolamento sportivo durante le sessioni ufficiali di un weekend di gara.

Guenther Steiner (team principal Haas)

Un duro attacco è arrivato in queste ore da Guenther Steiner, team principal della Haas, che in un’intervista a motorsport.com ha voluto sottolineare come, a dir suo, le decisioni dei commissari siano fortemente influenzate dal pilota che commette l’infrazione e dalla sua scuderia di appartenenza. In particolare, al manager altoatesino non è andata giù la mancata sanzione a Max Verstappen nelle qualifiche del Gran Premio d’Ungheria, quando l’olandese della Red Bull ha ostacolato Romain Grosjean impedendogli di completare il suo giro lanciato. Il francese era già stato vittima di un episodio simile a Silverstone nel 2017, quando in quel caso fu rallentato dalla Mercedes di Lewis Hamilton.

“Dobbiamo premettere che è un po’ colpa nostra se andiamo a metterci in certe situazioni – ha esordito Steiner – Purtroppo, però, quando gli stewards devono prendere una decisione sono fortemente influenzati dal soggetto che ha commesso l’infrazione, non restando di fatto imparziali come dovrebbero. Ovviamente questo è solo un mio pensiero, non ho le prove che certifichino la mia versione dei fatti”.

A Steiner ha risposto il Direttore di Gara Charlie Whiting, sottolineando come l’episodio Grosjean-Verstappen di Budapest sia diverso da quello tra Sainz e Vettel di Spielberg, che in quel caso ha visto la penalizzazione del tedesco della Ferrari.

Sonni tranquilli per Verstappen. Nessuna penalità dopo aver ostacolato Grosjean

“Sono convinto che Grosjean abbia fatto passare un qualcosa come più grave di quello che in realtà fosse – ha detto Whiting – È vero che Verstappen ha rallentato per prendere spazio da Gasly, ma anziché spingere per provare comunque a migliorare il suo giro ha preferito arrendersi. Verstappen stava accelerando nel momento in cui arrivava Romain e non penso che quest’ultimo avrebbe potuto tenere il suo ritmo ed essere di fatto ostacolato. L’episodio tra Sainz e Vettel è completamente diverso, lì c’è stato un vero impedimento”.