Haas “copia” la IndyCar: a Baku userà gli spotters
23 Giugno 2017 - 20:08
|
GP Azerbaijan 2017
Dopo i problemi di traffico avuti nelle ultime qualifiche, la compagine americana avrà due uomini che guarderanno in tempo reale il traffico in pista

BAKU – Le ultime qualifiche non hanno portato alla Haas i risultati sperati. Nonostante il team disponga di una vettura discreta e potenzialmente in grado di raggiungere la Q3Grosjean Magnussen hanno brillato di rado al sabato pomeriggio.

E la colpa dei mancati risultati in svariati casi non è direttamente riconducibile a errori dei piloti. La Haas ha infatti mandato in pista in più di un’occasione Grosjean e Magnussen in condizioni di traffico, impedendo loro di mettere assieme un giro pulito.

Per ovviare a questi problemi che si sono ripetuti nel tempo, il team statunitense ha deciso di “copiare” ciò che avviene nel mondo della IndyCar e a Baku farà ricorso alla figura dello “spotter”. La Haas metterà a disposizione dei suoi piloti un uomo che avrà il compito esclusivo di monitorare in tempo reale la situazione del traffico in pista.

“Ci sono dei cambiamenti in programma per Baku – ha spiegato Magnussen – Sia io che Romain avremo a disposizione uno spotter, che si dedicherà solo a guardare il traffico, utilizzando il GPS. Forse questo ci aiuterà. Stiamo crescendo in ogni gara, ed è bello vedere passi in avanti immediati. Abbiamo avuto problemi di traffico a Monaco, ma quello che poteva essere rubricato come un caso si è ripetuto. Sono stati subito presi dei provvedimenti, ed è una cosa che mi piace molto”.

Steiner, team principal della Haas, ha fornito maggiori delucidazioni sull’iniziativa della squadra: “Decideremo quali saranno le persone più adatte allo scopo. Dovremo solo dirgli cosa fare. In sostanza servirà che qualcuno guardi con attenzione il GPS e la telemetria, per capire chi è in pista, dove è posizionato e a che ritmo sta andando. In Canada la qualifica è andata male, siamo stati rallentati da piloti che scaldavano le gomme, e dovevamo fare qualcosa affinché ciò non si ripetesse. Forse non avremo bisogno degli spotter in ogni gara, ma sicuramente, dopo questa esperienza a Baku, nella prossima occasione saranno più preparati”.