A poche ore dall’inizio del Campionato Mondiale Superbike 2014 vediamo quali sono le principali novità legate ai regolamenti tecnici e sportivi, calendario ed elenco iscritti.
L’introduzione della categoria Evo, sviluppata in ottica futura a breve termine della serie, rappresenta la grande novità della stagione che si appresta ad iniziare. La presenza dei team che sarà ai nastri di partenza del Campionato con questo tipo di mezzi, è già numericamente buona (10 unità). I marchi rappresentati al momento sono tre: BMW, Ducati e Kawasaki, con un quarto costruttore pronto ad entrare in gioco. Il team Alstare, infatti, è in attesa di ottenere l’omologazione da parte della FIM per far scendere in pista due Bimota BB3.
La presenza della nuova categoria Evo potrebbe costringere i tecnici della Pirelli a differenziare le tipologie di pneumatici offerti, al fine di ridurre il divario esistente tra le due classi in termini di cavalli, elettronica e gestione motore. L’obiettivo di Pirelli è quello di lavorare per avvicinare le prestazioni dei piloti Evo a quelli dei piloti “Full” Superbike, offrendo ai primi pneumatici con maggiore resistenza all’usura sulla distanza ed un diverso approccio, in base alle temperature e alle caratteristiche dell’asfalto. Dopo l’introduzione lo scorso anno della gomma da 17 pollici, la Pirelli, sempre da regolamento, potrà dunque fornire soluzioni posteriori diverse tra Superbike ed EVO, in tutti o in alcuni degli appuntamenti del Campionato. Il quantitativo complessivo di pneumatici rimane lo stesso per entrambe le classi: 24 (10 anteriori e 14 posteriori), mentre il numero massimo di pneumatici che si potrà montare in ogni sessione sarà di 13 per ogni pilota, indipendentemente che siano anteriori o posteriori. L’unico limite è dettato dal numero massimo di soluzioni disponibili per rider (4) che saranno:
Diablo Superbike slick – anteriore mescola morbida e media, posteriore mescola morbida, intermedia e dura;
Diablo Rain – 8 per pilota;
Diablo Wet – 3 per pilota da utilizzare in condizioni di pista “miste”;
Diablo Superbike da qualifica – pneumatici supersoft per la Superpole del sabato.
Quest’ultimo tipo di pneumatici verranno utilizzati nella nuova versione del “time attack”. Abbandonata da tempo la “classica” Superpole con giro singolo, ora Dorna cambia ancora le carte in tavola, rendendo le qualifiche della Superbike analoghe a quelle della MotoGP. Solo i migliori venti piloti si daranno battaglia al sabato pomeriggio per la caccia alla pole position. Nel dettaglio, i primi venti classificati dopo la combinazione delle prove libere 1, 2 e 3, prenderanno parte alla Tissot-Superpole. Mentre i dieci piloti più veloci delle libere otterranno l’accesso diretto alla Superpole 2, quelli classificati tra l’undicesima e la ventesima posizione dovranno passare dalla Superpole 1. I primi due classificati della Superpole 1 passeranno alla Superpole 2, completando il totale di dodici piloti che si sfideranno per le prime quattro file in griglia. Entrambi i turni di Superpole saranno di 15 minuti ciascuno, con una pausa di dieci minuti tra le due sessioni.
Le analogie regolamentari con la MotoGp, però, non termineranno qui. Oltre alla Superpole, la Superbike eredita dal Motomondiale lo schieramento con tre piloti per ciascuna fila e viene aggiunta la possibilità di penalizzare i rider più indisciplinati con punti sulla licenza. Arrivati ad un totale di 4 “penality points” il pilota interessato è costretto a partire dall’ultima posizione in griglia, mentre con 7 punti di penalità dalla pit-lane, con 10 si è squalificati dalla gara successiva. I punti hanno validità di 365 giorni e non di un anno solare.
Dal punto di vista del programma domenicale, la Superbike Commission ha anticipato (e avvicinato) le due gare della Superbike per esigenze televisive, al fine di evitare sovrapposizioni di orari con altri Campionati, come ad esempio la Formula 1. Gara1 si disputerà alle 10.30 mentre Gara2 è in programma alle 13.10. Fra le due manches troverà spazio la Supersport alle 11.40 mentre la Stock1000 chiuderà la giornata alle 14.15. La Superpole, invece, manterrà il suo orario “classico” (15.00). Sempre per rimanere in tema di esigenze televisive, segnaliamo che sono stati anche dimezzati i tempi per la procedura di ripartenza dopo l’interruzione della gara: ridotti da 20 a 10 minuti dall’esposizione della bandiera rossa.
Per ciò che riguarda il calendario, scompare la tappa “storica” di Monza mentre rientra il round di Misano dopo un anno di assenza. Il Campionato diventa più “Mondiale” con l’ingresso della trasferta a Sepang in Malesia mentre la stagione si concluderà (presumibilmente) al di fuori dell’Europa: prima si andrà in Sudafrica ed in seguito in una trasferta da definire.
Calendario provvisorio 2014:
23 febbraio: Phillip Island (Australia)
13 aprile: MotorLand Aragon (Spagna)
27 aprile: Assen (Olanda)
11 maggio: Imola (Italia)
25 maggio: Donington Park (Gran Bretagna)
08 giugno: Sepang (Malesia)
22 giugno: Misano (Italia)
06 luglio: Portimao (Portogallo)
13 luglio: Laguna Seca (USA)
07 settembre: Jerez (Spagna)
21 settembre: Moscow Raceway (Russia)
05 ottobre: Magny Cours (Francia)
19 ottobre: Welkom (Sud Africa)
02 novembre: da annunciare
Tra i 25 iscritti al Mondiale Superbike 2014 sono numerosi i possibili candidati per la conquista dello scettro iridato. Tom Sykes, Campione in carica, e Marco Melandri sono i favoriti d’obbligo ma la lista dei potenziali vincitori include almeno mezza dozzina di piloti. Analogo discorso per le case iscritte. Grande equilibrio tra almeno 6 degli 8 differenti costruttori (Aprilia, BMW, Ducati, Honda, Kawasaki e Suzuki) impegnati nel Mondiale, mentre molte curiosità le destano le “cenerentole” della serie iridata: la Buell e al MV. Numerosa la pattuglia italiana rappresentata da ben 8 piloti: Marco Melandri (Aprilia Racing Team), Davide Giugliano (Ducati Superbike Team), Michel Fabrizio (Iron Brain Kawasaki SBK Team), Alessandro Andreozzi e Luca Scassa (Team Pedercini Racing), Claudio Corti (MV Agusta Reparto Corse Yakhnich Motorsport), Ayrton Badovini (Team Alstare) e Niccolò Canepa (Althea Racing).
Entry list ufficiale
1- Tom Sykes – Kawasaki Racing Team – Kawasaki ZX-10R
7- Chaz Davies – Ducati Superbike Team – Ducati 1199 Panigale R
9- Fabien Foret – Mahi Racing Team India – Kawasaki ZX-10R (EVO)
10- Imre Toth – Racing Team Toth – BMW S1000RR
11- Jeremy Guarnoni – MRS Kawasaki – Kawasaki ZX-10R (EVO)
20- Aaron Yates – Team Hero EBR – EBR 1190RX
21- Alessandro Andreozzi – Team Pedercini Racing – Kawasaki ZX-10R (EVO)
22- Alex Lowes – Voltcom Crescent Suzuki – Suzuki GSX-R 1000
23- Luca Scassa – Team Pedercini Racing – Kawasaki ZX-10R (EVO)
24- Toni Elias – Red Devils Roma – Aprilia RSV4 Factory
32- Sheridan Morais – Iron Brain Kawasaki SBK Team – Kawasaki ZX-10R (EVO)
33- Marco Melandri – Aprilia Racing Team – Aprilia RSV4 Factory
34- Davide Giugliano – Ducati Superbike Team – Ducati 1199 Panigale R
44- David Salom – Kawasaki Racing Team – Kawasaki ZX-10R (EVO)
50- Sylvain Guintoli – Aprilia Racing Team – Aprilia RSV4 Factory
52- Sylvain Barrier – BMW Motorrad Italia Superbike Team – BMW S1000RR (EVO)
56- Peter Sebestyen – Racing Team Toth – BMW S1000RR (EVO)
58- Eugene Laverty – Volcom Crescent Suzuki – Suzuki GSX-R 1000
59- Niccolò Canepa – Althea Racing – Ducati 1199 Panigale R (EVO)
65- Jonathan Rea – Pata Honda World Superbike Team – Honda CBR 1000RR SP
71- Claudio Corti – MV Agusta Reparto Corse Yakhnich Motorsport – MV Agusta F4 RR
76- Loris Baz – Kawasaki Racing Team – Kawasaki ZX-10R
84- Michel Fabrizio – Iron Brain Kawasaki SBK Team – Kawasaki ZX-10R (EVO)
91- Leon Haslam – Pata Honda World Superbike Team – Honda CBR 1000RR SP
99- Geoff May – Team Hero EBR – EBR 1190RX
In attesa dell’omologazione FIM
2- Christian Iddon – Team Alstare – Bimota BB3 (EVO)
86- Ayrton Badovini – Team Alstare – Bimota BB3 (EVO)