La Chevrolet Corvette domina il primo round stagionale del GT Open che si è disputato sullo storico tracciato del Nurburgring. Le C6 del V8 Racing e del Selleslagh Racing Team SRT non hanno avuto rivali nelle due gare in terra tedesca nonostante l’ottima prestazione di Daniel Zampieri e della Ferrari 458 Italia del team SMP Racing Russian Bears, due volte secondi, e della analoga vettura della Scuderia Villorba Corse condotta da Andrea Montermini e Niccolò Schirò, quarti in gara1 e sul terzo gradino del podio in gara2. Esordio deludente per Davide Valsecchi, che dopo aver ottenuto il settimo tempo al debutto nella serie, è stato protagonista di uno spettacolare incidente negli ultimi minuti della sessione di qualifica. Il lombardo ha perso il controllo della Lamborghini allestita dell’Eurotech Engineering nella S dopo lo stadio sbattendo contro le protezioni. Nell’urto con la parte posteriore la vettura ha riportato seri danni ed il pilota di Erba, uscito dalla vettura con i propri mezzi e portato precauzionalmente al centro medico, non ha potuto prendere il via alle gare. In GTS è la Ferrari 458 Italia dell’SMP Racing ad ottenere il successo in gara1 con José Manuel Pérez-Aicart e Vyacheslav Maleev (quest’ultimo vincitore anche del Gentlemen’s Trophy), precedendo le due Ferrari del team AF Corse di Duncan Cameron-Matt Griffin e Claudio Sdanewitsch-Federico Leo. In gara2 battaglia fino all’ultimo metro con Andrea Piccini e Giorgio Roda che sulla 458 Italia dell’AF Corse si sono imposti in un brillante finale. Secondo posto per la coppia Alan Sicart-Stefano Costantini (Ombra Racing) e Dylan Derdaele-Dennis Retera sulla Corvette GT3 del V8 Racing. Nel Gentlemen’s trophy, successo di Claudio Sdanewitsch.
Gara1 decisamente più combattuta e interessante, grazie anche alla rimonta dell’equipaggio della Corvette, Nick Catsburg e Maxime Soulet. La coppia del team SRT, giunta 3a al traguardo, è precipitata in fondo al gruppo sin dalla prima curva quando il pilota olandese, partito in testa al gruppo, è stato urtato dalla C6R di Miguel Ramos. Ad approfittare del trambusto del primo tornantino è stato Andrea Montermini che sulla Ferrari del Villorba Corse ha mantenuto il comando fino al pit stop, nonostante avesse perduto il vantaggio accumulato nei primi giri in seguito all’ingresso della Safety Car. L’intervento della vettura staffetta si è reso necessario in seguito alla rottura del motore, con principio d’incendio, della Porsche di Tututmlu al termine del rettilineo di partenza. Al termine del valzer dei cambi pilota è la Corvette del V8 Racing di Nicky Pastorelli a trovarsi in testa seguito da Niccolò Schirò. Purtroppo il nostro portacolori ha dovuto cedere prima agli attacchi della Ferrari di Roman Mavlanov e tre giri più tardi è stato superato dalla seconda Corvette del rimontante Soulet.
Gara2 decisamente più lineare con la due Corvette del V8 Racing e del Selleslagh Racing Team SRT a dettare il passo. La gara si è animata negli ultimi passaggi: in GTS grande lotta tra Alan Sicart, Dylan Derdaele, César Campaniço (a cui viene inflitta una penalità di 20 secondi per violazione handicap tempo ai box) e Andrea Piccini, brillante vincitore sotto alla bandiera a scacchi mentre in SuperGT, all’ultimo passaggio, la Corvette V8 Racing di Ramos-Pastorelli, vincitori di gara1, conquista il quarto posto dopo aver mandato in testacoda la Ferrari del Black Bull guidata da Joel Camathias in coppia con Mirko Venturi.