Romain Grosjean ha preso malissimo la decisione degli stewards riguardo alla questione che lo ha visto coinvolto insieme a Lewis Hamilton nei primi minuti della Q3. Il pilota francese della Haas sostiene di essere stato palesemente rallentato dal tre volte campione del mondo della Mercedes, che proprio a Silverstone ha conquistato la 67° pole position della sua carriera.
Al termine delle qualifiche, gli steward hanno analizzato rapidamente le immagini di quanto avvenuto nelle ultime curve di Silverstone e la telemetria della Mercedes W08 dell’inglese, decidendo di non punirlo neppure con una reprimenda.
Appena arrivato il verdetto, Grosjean ha attaccato apertamente la decisione degli stewards, esprimendo senza peli sulla lingua il suo pensiero in merito alla vicenda.
“Ho appena appreso la decisione dei giudici e sono a dir poco sorpreso – ha detto Grosjean – Hanno detto che il pilota dietro, cioè io, non è stato ostacolato. Una vettura può tranquillamente perdere dai tre ai quattro decimi in una sola curva, ma per loro non si tratta di ‘blocking’: questo è a dir poco assurdo”.
“E’ inutile nascondere che la decisione è stata influenzata dal fatto che Hamilton sia in lotta per il campionato del mondo – ha continuato il francese in maniera molto dura – Chi è al ponte di comando, però, si dimentica che anche noi qui dietro lottiamo duramente come coloro che si vanno a giocare il titolo e questo non è affatto giusto. Se quanto avvenuto oggi fosse successo ad un altro pilota qualsiasi sono certo che la reazione degli stewards sarebbe stata completamente diversa. E’ palese che in Formula 1 vengano usati due pesi e due misure e questo non è più tollerabile. Io stesso ho avuto cinque posizioni di penalità in Cina perché ero stato 40 km/h più veloce con una doppia bandiera gialla, senza peraltro guadagnare nulla, e ora che perdo diverse posizioni per questa manovra assurda non succede assolutamente nulla”.
“Lewis mi ha detto che la squadra non lo ha avvisato del mio arrivo, ma questo non può essere una scusa accettabile. Tutte le monoposto hanno degli specchietti per poter guardare dietro; se sono troppo piccoli, può benissimo sostituirli” ha concluso Grosjean.