Le qualifiche del GP d’Italia stanno diventando infinite a causa della pioggia, caduta con grande abbondanza sull’Autodromo di Monza. Il Q1 è stato sospeso dopo pochi minuti di azione in pista e a causa del crash avuto da Grosjean sul rettifilo del traguardo.
Il pilota della Haas aveva appena realizzato la terza miglior prestazione del Q1, e si era posto alle spalle di Hamilton e Vettel. Seppur Grosjean non stesse spingendo al limite, in rettilineo è finito in aquaplaning, ha perso il controllo della sua vettura ed è andato a sbattere nelle vie di fuga opposte alla pit lane, per poi rimbalzare nel lato interno del tracciato.
Nel ring delle interviste, Grosjean si è detto assolutamente contrariato per la decisione di Whiting di dare il via alle qualifiche nonostante la pista fosse allagata. “Cercherò di rimanere calmo e di non dire qualcosa di cui potrei pentirmi, ma credo che non avremmo dovuto iniziare le qualifiche – ha detto il pilota francese – Già durante il giro di riscaldamento mi sono lamentato molto, e ho detto che le condizioni erano pericolose, che non si vedeva nulla. E penso di non essere stato l’unico. Chiaramente, se uno sbatte in rettilineo, vuole dire che la macchina non è in grado di girare. C’era troppa acqua. Sono dispiaciuto che le qualifiche siano iniziate in queste condizioni, ma che potevo fare? Uno non può alzare il piede o andare troppo piano, perché crea pericolo a chi sta dietro. E in queste condizioni non si vede il pilota che sta davanti, e non si riesce a vedere se c’è qualcuno alle spalle. Non dovevamo scendere in pista. Loro non ci ascoltano: non è normale. Dovrebbero ascoltare i piloti in queste situazioni. E’ uno schifo”.