Sin dall’ inizio della stagione il Jack Roush Racing con una nuova organizzazione a tre auto, è partito alla ricerca di risposte e dopo 19 gare disputate continua a farsi domande ricevendo un cattivo feedback.
Al momento, tra i tre piloti il migliore è proprio Biffle che siede nella 18° posizione della generale, pessimo risultato per un team di questo livello che è sempre stato in cima alle classifiche.
La ricostruzione di questo team ha visto due giovani affiancati dal veterano Biffle, conscio del fatto di dover caricare sulle sue spalle tutto il peso del team, nonostante ciò i risultati faticano ad arrivare, sia per i giovani che per il veterano.
A Maggio però Biffle aveva annunciato dei cambiamenti sulle Ford e all’ interno del team, i quali avrebbero girato il vento a favore di Roush :”Non abbiamo preso la strada sbagliata, non abbiamo trovato ciò che speravamo di trovare” disse Biffle.
Passati due mesi e il team è ancora in balia di un vento contrario che non sana le prospettive stagionali, mentre Biffle chiudeva secondo nel Coca Cola 600 di Charlotte dietro all’ ex Carl Edwards grazie ad un’ ottimo risparmio di combustibile. Da allora è giunto sempre oltre il top 10.
I suoi compagni di team non hanno certo fatto di meglio: Ricky Stenhouse è giunto quarto a Bristol, ma ha anche 13 top 20 in 19 gare. Trevor Bayne ancora peggio: due top ten nelle ultime quattro settimane, al contrario ha colto tredici risultati oltre il top 24 in 19 prove ufficiali.
La situazione è a di poco drammatica per il team che sta cercando disperatamente di centrare il Chase e Biffle conferma la brutta aria che gira attorno al Jack Roush Racing: “E’ difficile rimanere entusiasti, è difficle vestirsi con una mano dietro la schiena, entrare nel tracciato e arrivare nella pancia o coda del plotone” ha detto Biffle. ” Tutte le volte facciamo dei test, torniamo nei garage per capire cosa non va, e devo dire che non c’è nessun miglioramento.”
Dopo aver fallito le qualifiche in Michigan, tracciato che ha sempre glorificato le Ford di Roush, il team è tornato dietro alla lavagna per cercare di trovare il minimo nella speranza di combinare qualcosa di buono nelle prossime gare.
“Il telaio ha fatto la differenza a Chicago durante i test, ma ogni volta che abbiamo un pò di velocità non esultiamo finchè non otterremo il risultato in gara. Inoltre, alla fine di ogni gara guardiamo le statistiche e le auto che ci precedono o ci seguono ed è frustrante. Ma allo stesso tempo lavoriamo sodo e proviamo a capire che cosa abbiamo bisogno per migliorare la velocità.” ha chuso Greg Biffle.
Alla disperata ricerca di risultati confortanti, Jack Roush spera in tutti modi di poter piazzare almeno una delle tre auto nel Chase, ma al momento a sette gare dal termine della regular season, le speranze rimangono ancora molto lontane.