In questi giorni si discute tanto di quello che potrebbe essere il calendario della prossima stagione in Formula 1. Pochi giorni fa è stato annunciato il ritorno del Gran Premio d’Olanda, dopo 35 anni di assenza, il quale andrà ad aggiungersi al nuovo GP del Vietnam che esordirà la prossima primavera sul circuito cittadino di Hanoi. Se nuove corse entrano in calendario, altre devono uscire per mantenere il limite di 21 imposto da Liberty Media per quanto riguarda il 2020.
Sono ormai mesi che le voci che vorrebbero che alcuni Gran Premi storici non faranno parte del prossimo calendario, tra questi Spagna, Italia, Germania, Gran Bretagna e Messico. Se per quanto riguarda la corsa nostrana, non ci saranno problemi data l’ufficialità della permanenza per altri quattro anni, arrivata poche settimane fa, i dubbi più insistenti sembrano concentrarsi sulla Spagna (che potrebbe perdere la gara a favore dell’Olanda, ndr), la Gran Bretagna e il Messico.
In merito a quest’ultimo, delle indiscrezioni riportate da ESPN México vorrebbero che si stiano svolgendo le trattative per continuare a svolgere la gara sull’Autodromo Hermanos Rodriguez anche nel 2020. Sembrerebbe che il CIE (Corporación Interamericana de Entretenimiento), un’agenzia incaricata dal governo messicano per la gestione di eventi sportivi e di intrattenimento, si fosse rifiutata, sotto direttiva del presidente Andrés Manuel López Obrador di accettare l’offerta di Liberty Media che chiederebbe 800 milioni di pesos (circa 37.3 milioni di euro, ndr), per i prossimi 5 anni. Gli organizzatori del Gran Premio, votato negli ultimi due anni come miglior evento di F1 della stagione, sono motivati dal fatto che lo scorso anno hanno guadagnato solo 14.4 milioni di pesos.
Liberty Media non ha confermato nulla in merito alla questione, quindi bisognerà attendere eventuali ufficialità in merito alla questione.