SPIELBERG – Non c’è niente da fare: Stoffel Vandoorne al momento è inarrestabile. Il pilota belga della ART Grand Prix si impone per la quarta volta in stagione in GP2, e anche in questa occasione lo fa in gara 1, la più lunga e difficile. Vandoorne, perfetto sin dalla partenza, ha corso con estrema intelligenza, gestendo al meglio le gomme medie per poi spingere al massimo negli ultimi giri, dove ha fatto il vuoto. Il giovane talento della McLaren ha inoltre mostrato sangue freddo dopo il primo pit stop, che lo aveva visto tornare in pista dietro a Sirotkin e Matsushita, che fino a quel momento si erano giocati la leadership col belga. Vandoorne è stato però deciso, e nell’arco di un giro si è sbarazzato di entrambi.
Sul podio, oltre a Vandoorne, sono arrivati Sirotkin e Lynn. Sirotkin, brillante sin dalla partenza, ha corso seguendo la stessa strategia della ART Grand Prix, ma sulla distanza il suo passo non si è rivelato veloce come quello di Vandoorne. Poco male però, visto che per la seconda volta consecutiva il russo è arrivato a podio. Lynn, invece ha scelto di percorre un primo lunghissimo run con le gomme medie, per montare le super soft negli ultimi otto giri. Il podio è arrivato con due sorpassi in extremis su Rossi e Matsushita, ma la sensazione è che in casa DAMS abbiano ritardato troppo il cambio gomme obbligatorio, perdendo una seconda posizione che era ampiamente alla portata.
Ottima gara per Matsushita e Markelov, giunti sul traguardo in quarta e quinta posizione. Quest’ultimo ha regalato anche un paio di sorpassi spettacolari ed è stato l’unico capace di tenere il ritmo di Lynn nella fase centrale della gara. Solo sesto Rossi: l’americano della Racing Engineering ancora una volta ha perso terreno nel finale a causa dell’eccessiva usura delle sue gomme Pirelli. Rossi è comunque riuscito ad arrivare davanti ad Haryanto e alla Hilmer di Yelloly, che domani scatterà dalla prima posizione. Gara da dimenticare per Raffaele Marciello. Il pilota della Trident era scattato bene, guadagnando una posizione, ma in fase di ripartenza da una virtual safety car dovuta a dei detriti ha perso ben quattro posizioni. La strategia della Trident si è poi rivelata sbagliata: Marciello è stato lasciato in pista troppo a lungo con le gomme medie ormai finite, e negli ultimi giri con le super soft era troppo lontano per provare ad agganciare la zona punti.
Appuntamento domani per gara 2 alle ore 10.30 su Sky Sport F1 HD.
CLASSIFICA DI GARA 1