HUNGARORING – Jolyon Palmer (Carlin) è riuscito finalmente a vincere una gara di GP2 nel 2013. Il figlio d’arte ha dovuto però sudare sette camicie per avere la meglio su Ericsson (DAMS), che nonostante delle gomme più usate si è difeso strenuamente per diverse tornate.
GARA – La partenza viene rimandata per un problema sulla Trident di Texeira. Il sostituto di Ceccon si pianta all’ultima curva e costringe la direzione corsa a far partire un nuovo giro di ricognizione. Ma i guai non sono finiti: anche le Mp Motorsport di Clos e De Jong rimangono inchiodate sulla griglia, e come Texeira sono costrette a partire dalla pit lane.
Al via Dillmann (Russian Time) parte malissimo e perde diverse posizioni. Nasr (Carlin) ha uno scatto stupendo dalla terza posizione e si prende la leadership su Leimer (Racing Engineering), Palmer, Ericsson, Richelmi (DAMS), Dillmann e Bird. Dietro i piloti si danno battaglia e a farne le spese è Lancaster (Hilmer Motorsport) che viene colpito alla curva 11. Al terzo giro Ericsson sopravanza Palmer e nella tornata successiva Rossi (Caterham) ha la meglio nel duello con Bird. Al sesto giro Dillmann inaugura il valzer dei pit stop. Ad aprofittarne è Bird che riesce a stare davanti a Dillmann e Rossi, il quale viene superato anche da James Calado (ART Grand Prix). Al giro 9 effettua il cambio gomme obbligatorio anche Nasr: il brasiliano rientra davanti ad Ericcson, ma lo svedese della DAMS riesce a passarlo.
Palmer, unico dei piloti di testa partito con le medie, sceglie una strategia diversa e rimane in pista fino al giro 17: l’inglese della Carlin, dopo la sosta, si trova dietro ad Ericsson. La leadership effettiva ce l’ha Cecotto su Evans, Trummer e Ghirelli, ma questi devono ancora rientrare ai box. Palmer, in virtù dei 10 giri in più effettuati nel primo stint, è più veloce di Ericsson, ma al giro 20 finisce lungo nel tentativo di sorpasso alla curva 3, mentre nelle tornate successive non riesce mai ad affondare i colpi. A 9 passaggi dal termine Palmer attacca Ericsson in fondo al rettilineo dei box: i due quasi si toccano, ma tutto fila liscio e Palmer finalmente si prende la prima posizione e prende il largo. Nelle retrovie Evans rimonta posizioni su posizioni e supera anche Bird, mentre il suo compagno di squadra Cecotto distrugge l’ala anteriore contro Dillmann e semina il panico in mezzo al gruppo, facendo cambiare continuamente la classifica. Cecotto si becca un drive thru per il fatto, ma crea ancora confusione sdoppiandosi da Nasr ed Ericsson e disturbando la loro lotta per il secondo posto.
Alla fine vince Palmer, davanti ad Ericsson e Nasr. Quarto Leimer, poi Richelmi.