MONZA – Antonio Giovinazzi ci aveva abituato a delle rimonte d’antologia già in altre gare, basti pensare a Gara 2 di Baku, ma a Monza ha compiuto una vera e propria impresa, aggiudicandosi Gara 1 della GP2 Series dopo essere scattato dall’ultima fila dello schieramento.
Ai fini del successo sono stati fondamentali gli ultimi giri, nel corso dei quali Giovinazzi si è sbarazzato di Malja prima e di Marciello poi, andando a prendersi di forza la quarta vittoria stagionale. Secondo sul traguardo Raffaele Marciello, beffato da Giovinazzi all’esterno all’ultimo giro dopo aver comandato la corsa dall’undicesimo giro in poi. Terzo Malja, che ha resistito ad ogni tentativo di sorpasso di Gasly, che nei primi giri stava dominando Gara 1 dopo aver tenuto dietro Pic, prima che quest’ultimo iniziasse un duello rusticano con Markelov.
Quinto posto per Nato, che nei primi giri aveva dato spettacolo superando all’esterno Sirotkin sul rettilineo dei box. Buon sesto posto per Luca Ghiotto, arrivato col gruppo dei migliori. Hanno completato la zona punti King, Evans, Rowland e Markelov, più volte finito lungo in curva 1.
Giovinazzi e Marciello possono giustamente esultare per il risultato di oggi, ma va detto che la doppietta italiana è arrivata soprattutto grazie a un’enorme regalo della direzione corsa. In seguito a un incidente alla seconda di Lesmo tra Pic e Canamasas, che per fortuna non ha avuto gravi conseguenze, la direzione corsa ha mandato in pista la safety car per ricompattare il gruppo. Come da regolamento la vettura di sicurezza deve entrare in pista davanti al leader della corsa, ma la safety car, su indicazione sbagliata della direzione gara, è uscita dopo il passaggio di Marciello, Malja e Giovinazzi sul rettifilo dei box, e ha rallentato tutti gli altri piloti. Il primo danneggiato è stato il leader del campionato GP2 Gasly, che aveva poco meno di quindici secondi di ritardo dai primi e in quel momento si trovava in quarta posizione.
Il francese, dominatore incontrastato fino al suo cambio gomme, avrebbe comandato la corsa a breve, visto che Marciello, Matsushita, Malja e Giovinazzi dovevano ancora fermarsi per il pit stop obbligatorio, e a Monza un pit stop costa sui 28-30 secondi. Grazie all’errore degli ufficiali di gara, Marciello, Malja e Giovinazzi (Matsushita si era fermato ai box il giro prima, ndr) hanno potuto fare il loro cambio gomme in tranquillità, uscendo di gran lunga davanti al resto del plotone e accodandosi agli altri, che procedevano dietro la Safety Car.
Dopo un paio di giri di confusione, durante i quali nessuno capiva chi fosse leader della gara, si è capita la frittata fatta dalla direzione gara, e la Safety Car ha fatto passare tutti i piloti che stava tenendo alle spalle, eccezion fatta per i primi tre. Una botta di fortuna incredibile per Marciello e in particolar modo per Giovinazzi, ieri escluso dalle qualifiche per una pressione di gonfiaggio di una gomma leggerissimamente inferiore alle prescrizioni della Pirelli. Gasly, che dopo pochi giri di gara 1 di Monza stava per prendere il largo in classifica, si ritrova di nuovo Giovinazzi e Marciello a pochi punti di distanza.