Dopo una pausa invernale più lunga del solito, la GP2 Series è pronta a riaccendere i motori per una nuova ed entusiasmante stagione. A Barcellona parte ufficialmente la stagione 2016 della categoria di Bruno Michel, e gli ingredienti per un campionato ricco di azione in pista e di duelli al vertice ci sono tutti. La GP2 sarà orfana di Vandoorne, che l’anno scorso ha sbriciolato diversi record, laureandosi campione con un paio di weekend di anticipo, ma il livello dei piloti della serie è più che buono, e la categoria raramente ha deluso le attese degli appassionati.
I PUNTI FERMI DELLA CATEGORIA: FORMAT. La formula che ha reso celebre la GP2 Series rimane immutata. Anche nel 2016 la GP2 terrà due gare durante ogni weekend. La Feature Race è la gara più lunga, e prevede l’obbligo per ogni pilota di effettuare un cambio gomme dopo almeno sei giri: è altresì necessario utilizzare in gara 1 entrambe le mescole portate dalla Pirelli ai campi di gara. La Sprint Race, che si corre su una distanza complessiva inferiore, non prevede l’obbligo del pit stop. La Feature Race ha un sistema di punteggio identico a quello della F1, mentre in gara 2 al vincitore vengono attribuiti quindici punti, al secondo 12, al terzo 10, poi al quarto 8, al quinto 6, al sesto 4, al settimo 2 e l’ottavo classificato sarà l’ultimo pilota in zona punti. Mantenuti inalterati anche altri due capisaldi della GP2: i punti assegnati a chi realizza la pole position e il giro più veloce. Il poleman guadagnerà sempre 4 punti, mentre l’autore del giro più veloce fra i primi 10 classificati si vedrà riconosciuti 2 punti.
Nella Sprint Race viene invertito l’ordine della griglia fra i primi otto classificati di gara 1. L’ottavo della Feature Race partirà primo in gara 2, il settimo partirà dalla seconda casella e così via.
LE NOVITA’ DEL CALENDARIO – Quest’anno la GP2 Series non ha iniziato il campionato in Bahrain, e non correrà a Sakhir, mentre l’anno scorso erano stati addirittura due i weekend in cui i piloti di GP2 si erano dati battaglia in Bahrain! Saltato anche il round di Sochi. Dopo due anni rientra in calendario la Malesia, tappa storica della GP2 Asia Series. Da segnalare che la GP2 terrà un doppio round anche a Baku, la grande novità del calendario. In totale saranno 11 i weekend di gara, per 22 corse. Si parte sabato a Barcellona, poi sarà la volta di Monaco, Baku, Spielberg, Silverstone, Budapest, Hockenheim, Spa, Monza, Malesia. Il round finale si terrà ancora una volta ad Abu Dhabi.
SQUADRE AL VIA – Undici sono i team che saranno presenti al Montmelò per la prima della GP2 2016: ART Grand Prix, Racing Engineering, DAMS, Campos, Russian Time, Rapax, Trident, Carlin, Prema, MP Motorsport e Arden. La Status GP non sarà presente a Barcellona, ma dovrebbe essere della partita a Monaco. Niente da fare invece per la Hilmer Motorsport, che già lo scorso anno aveva palesato diversi problemi economici.
PILOTI E SQUADRE – ART: Mastushita e Sirtokin. Racing Engineering: Nato e King. DAMS: Lynn e Latifi. Campos: Evans e Gelael. Russian Time: Marciello e Markelov. Rapax: Malja e Pic. Trident: Paz Armand e Ghiotto. Carlin: Canamasas (confermato solo per Barcellona, ndr) e Kirchhofer. Prema: Giovinazzi e Gasly. MP: Rowland e De Jong. Arden: Jeffri ed Eriksson.
I FAVORITI E I POSSIBILI OUTSIDER – A differenza del 2016, dove Vandoorne fin dai test aveva mostrato una marcia in più, è difficile individuare un pilota nettamente favorito nella corsa al titolo; tuttavia vi sono una serie di piloti che hanno tutto ciò che serve per puntare al bersaglio grosso. Sergey Sirotkin, che è andato a sostituire proprio Vandoorne alla ART Grand Prix, è uno dei prospetti più interessanti nel panorama della GP2, e quest’anno può raccogliere i frutti dell’annata di apprendistato fatta alla Rapax. Buone possibilità anche per Lynn, a cui la DAMS ha dato un’altra chance dopo un 2015 in chiaroscuro, e per il giovane del vivaio Red Bull Gasly, che punta al titolo GP2 per guadagnarsi il sedile in Toro Rosso. Il 2016 è un crocevia importante anche per Mitch Evans: è la sua ultima occasione per vincere la GP2. Da tenere d’occhio anche Matsushita, che ha le qualità per emergere, e il nostro Giovinazzi, che ha la stoffa per togliersi delle soddisfazioni già al primo anno.
GLI ITALIANI E LE SQUADRE ITALIANE – Dopo anni di vacche magre in cui la bandiera tricolore è stata tenuta alta praticamente solo da team come Rapax, Lazarus e Trident, l’Italia torna a sorridere anche sul fronte piloti. Accanto all’ormai esperto Marciello sono arrivati Antonio Giovinazzi, reduce da un’ottima annata in F.3, e Luca Ghiotto, secondo classificato nella GP3 Series. Marciello ha davanti a sè un anno fondamentale per la sua carriera: o lotta per il titolo, o la sua carriera può prendere una parabola discendente. Giovinazzi nei test è andato forte e ha alle spalle una solida esperienza in F.3. Dovrà fare un po’ di apprendistato con una vettura non semplice come la Dallara-Renault di GP2, ma il pilota della Prema saprà farsi valere anche contro avversari più esperti e quotati. Più arduo sarà il compito di Ghiotto. Il pilota vicentino ha fatto il salto in GP2 restando fedele alla Trident, squadra che è un’ottima realtà in GP3, ma che in GP2 ha spesso faticato a emergere. Ghiotto dovrà cercare soprattutto di piazzare il colpo in gara 2, sfruttando l’inversione della griglia.
Piccola novità anche per quanto concerne le squadre: la Lazarus ha venduto la sua entry alla Prema, team con un palmares di tutto rispetto in varie categorie europee, F.3 su tutte. Prema può anche vantare una coppia di piloti notevole, formata da Gasly e Giovinazzi.
TV – Per il quarto anno consecutivo la GP2 Series verrà trasmessa in esclusiva su Sky Sport F1 HD, canale 207 della piattaforma satellitare. Al commento ci saranno Lucio Rizzica e Marcello Puglisi. Come sempre sarà possibile interagire durante tutte le sessioni di prova e di gara utilizzando #SkyMotori su Twitter.