Come di consueto è arrivato il momento di goderci un giro virtuale in pista con i piloti della Toro Rosso, questa volta in compagnia di Daniil Kvyat. Il nostro pilota russo ci fa da Cicerone tra le strade della splendida capitale azera, che si affaccia sul Mar Caspio. Uno scenario mozzafiato, nel quale i piloti si ritroveranno a sfrecciare a oltre trecento chilometri orari tra le vie del centro, fino ad arrivare nell’angusta zona medievale dove – nel tratto più stretto – la pista è larga appena sette metri. Antico e moderno si fondono, regalandoci un Gran Premio unico nel suo genere, ricco d’insidie e incertezze tipiche di un tracciato cittadino: è proprio qui che i piloti sono chiamati a tirare fuori tutto il loro coraggio e la loro precisione nella guida.
Per cercare di essere competitivi a Baku bisogna avere una buona trazione in uscita dalle curve lente ma, allo stesso tempo, c’è da non esagerare con i livelli di carico aerodinamico, perché serve una bassa resistenza all’avanzamento per avere delle buone velocità di punta sui rettilinei. Per cercare di rimanere quanto più incollati all’asfalto liscio e scivoloso di Baku, Carlos Sainz e Daniil Kvyat avranno a disposizione un set di gomme Medium, tre di Soft e nove di Super Soft (vedi GP Azerbaijan, l’anteprima di Pirelli)
Occorre fare attenzione alle improvvise folate di vento che, da queste parti, sono piuttosto frequenti e possono inficiare il bilanciamento delle monoposto, anche da un giro all’altro. Sotto il profilo meccanico, bisogna dedicare grande attenzione all’affidabilità di componenti quali motore e cambio. Le power unit lavorano in pieno per il 65% sul giro e la trasmissione, durante tutto l’arco della corsa, arriva a oltrepassare le 3800 cambiate. Occhio anche ai consumi, sempre vicini al limite, che costringeranno i piloti al più classico del lift and coast per risparmiare benzina durante la gara.