Jeff Gordon , meglio conosciuto come ” The Rainbow Warrior” ha sentito il riacutizzarsi del dolore alla schiena che già in passato lo aveva infastidito. Poco prima della prestigiosa Coca-Cola 600 ha dovuto affievolire il dolore con un paio di iniezioni, sufficienti per farlo tornare competitivo, almeno temporaneamente già che aveva completato le 600 miglia al settimo posto.
“Posso dire che non sono al 100% ma le cose stanno tornando lentamente alla normalità, anche se ci sono dei peggioramenti e scomodità durante la guida”.
Gordon, 42 anni, ha avuto nel decennio problemi di questo tipo e il fastidio accumulato durante le pratiche di Charlotte erano diventate di un dolore al limite della sopportazione. Infatti il californiano spara una notizia che gela il mondo dei motori. ” Se questi dolori saranno più frequenti e più forti non avrò altra scelta che lasciare le corse.”
Notizia che fa male, sopratutto da un pilota che gode di una fama enorme con delle statistiche invidiabili: con 89 vittorie all’ attivo lo collocano come terzo maggior vincitore di sempre ( dietro a David Pearson 105, e Richard Petty 200) ai quali vanno aggiunti 739 gare di cui 441 top ten e 74 pole positions. Vincitore 4 volte della massima serie Nascar è giunto a podio altre 5 volte come pilota, e come co-owner, già che possiede parte della Chevrolet 48 di Johnson altri 6 titoli Nascar. Insomma è chiaro che il possibile addio potrebbe scavare un solco enorme, quasi insostituibile nel mondo delle Stock Car. Ad ogni modo tutti sperano che resti almeno ancora per 6 o 7 anni e chissà si potrebbe vedere con lui, la figlia Sofia Ella Gordon che a sei anni spaventa già l’esperto padre appena la vede montare su una macchina.