Justin Wilson era un pilota veloce, ma oltre a essere forte in pista era anche una persona stupenda anche nella vita reale. Nel corso degli anni il pilota inglese, deceduto in seguito all’incidente avuto nella gara di Pocono della Indycar, ha portato avanti diverse iniziative di beneficenza, ha aiutato alcune persone malate di fibrosi cistica e ha condotto una grande campagna per la cura della dislessia, disturbo da lui sperimentato in prima persona negli anni dell’adolescenza.
Anche dopo la morte, la bontà di Wilson non si è fermata. Il pilota inglese, come rivelato dal fratello Stefan, aveva deciso che, una volta terminata la sua vita, avrebbe donato i suoi organi, sperando che questo potesse salvare delle vite umane. Il gesto di Justin salverà la vita a sei persone.
“Le volontà di Justin riassumono il tipo di persona che era, con gesti di umanità che vanno a toccare il cuore di persone che non conosce, e che purtroppo non conoscerà mai,” ha dichiarato commosso Stefan Wilson. “L’abbiamo perso ieri, e la questione degli organi è emersa poco dopo. Lui aveva la donor card e ci aveva espresso la sua volontà di donare i suoi organi. Sono decisioni difficili, perché non vorresti sempre preservare una persona, ma lui ne aveva discusso con Julia (sua moglie, ndr) e onoreremo la sua richiesta e doneremo gli organi.”
Stefan ha aggiunto: “Sei famiglie riceveranno un incredibile dono. Sono orgoglioso di ciò e sono fiero della decisione di mio fratello: i suoi organi ora salveranno delle persone. E’ incredibile. Questo rende la sua vita ancor più grande.”
IL TWEET DI STEFAN WILSON SUL FRATELLO JUSTIN