Uno dei protagonisti della prima giornata di test in Bahrain è stato senza dubbio Antonio Giovinazzi. Il pilota di Martina Franca ha completato la bellezza di 93 giri sotto il caldo torrido di Sakhir, ottenendo la seconda miglior prestazione dietro alla Mercedes di Lewis Hamilton, pur non essendo sceso in pista in configurazione qualifica. Il 23enne pugliese ha fatto segnare un 1’31”984 con gomme Super Soft, ma ha lavorato moltissimo con la mescola media, quella scartata da tutti i team già dal venerdì del Gran Premio del Bahrain.
Antonio ha dimostrato maturità e professionalità sia alla guida della SF70H sia nel briefing finale con gli ingegneri, dove ha comunicato le sue sensazioni in macchina e ha fornito importanti riscontri ai tecnici di Maranello. L’emozione nei suoi occhi è davvero tanta, alla prima vera uscita ufficiale con una monoposto del Cavallino, visto che la prima volta era stata con la vecchia SF15-T a Fiorano.
“Me li sono goduti tutti questi giri – ha esordito Giovinazzi davanti ai microfoni dei giornalisti che lo aspettavano a fine giornata – Guidare la macchina che ha vinto l’ultima gara ed è in testa al mondiale, lavorare con gli ingegneri e i meccanici della Scuderia Ferrari, non è soltanto una grandissima emozione: è il sogno che avevo fin da piccolo, quando correvo con i kart, e che adesso diventa realtà”.