Durante la prima sessione di prove libere di questa mattina, Antonio Giovinazzi ha fatto il suo debutto con la Haas, sostituendo provvisoriamente il danese Kevin Magnussen alla guida della VF-17. Il pilota italiano ha dimostrato una rapida capacità di adattamento alla nuova vettura, la terza in stagione dopo la Sauber (guidata in Australia e Cina, ndr) e la Ferrari (testata dopo il Gran Premio del Bahrain a Sakhir, ndr), concludendo le FP1 a soli quattro decimi dal titolare ben più esperto Romain Grosjean con 24 giri completati.
“Ero consapevole che le prove di oggi sarebbero state particolarmente complesse. Non provavo un Formula 1 in pista dai test in Bahrain e proprio qui a Silverstone era atteso un notevole incremento di prestazioni grazie alle tante novità portate dalle scuderie – ha detto Giovinazzi al termine della sessione – Sono sceso in pista con un approccio decisamente prudente: il mio obiettivo primario era quello di familiarizzare il più possibile con la monoposto ed essere a quattro decimi dal tempo di Grosjean mi soddisfa, soprattutto perché l’obiettivo delle mie prove non era quello di simulare la qualifica”.
“Saltare da una vettura all’altra non è mai facile – ha aggiunto Antonio – Nonostante siano tutte delle Formula 1, sono molto diverse tra di loro. Ho cercato di sfruttare ogni metro per trovare un buon feeling con la VF-17 e alla fine i ragazzi del team sono stati soddisfatti, che è la cosa che conta di più in fin dei conti. Avevo lo stesso programma di lavoro di Grosjean e sono contento di averlo portato a termine senza errori. Il simulatore mi ha aiutato molto in questo, ma essere in pista è ovviamente un’altra cosa”.