Il mondiale di Formula 1 2019 rivedrà finalmente un pilota italiano presente in pianta stabile. Dopo due anni come collaudatore addetto al lavoro di sviluppo al simulatore Ferrari, Antonio Giovinazzi avrà l’occasione della vita e potrà disputare una stagione intera come pilota titolare dell’Alfa Romeo-Sauber.
Giovinazzi approda in una squadra, quella svizzera, reduce da un’annata soddisfacente. Grazie all’ottimo lavoro di miglioramento della monoposto svolto dai tecnici di Hinwil, fra i quali spiccano gli italianissimi Simone Resta e Luca Furbatto, la Sauber si è posta stabilmente a metà schieramento, con Leclerc in grado di lottare con continuità per la zona punti e di ottenere per ben dieci volte un piazzamento fra i primi dieci.
Nel 2019 l’Alfa Romeo-Sauber potrà contare sull’apporto di un pilota esperto e talentuoso come Raikkonen, oltre a quello di Giovinazzi. L’entusiasmo è alto, e l’ambizione di crescere molto rispetto al 2018 c’è. Giovinazzi però preferisce evitare troppi proclami, e non vuole fissare obiettivi e metodi di lavoro sulla base di quanto fatto da Leclerc, suo predecessore.
“A essere sincero, non ho parlato molto con lui del suo passaggio in Ferrari – ha dichiarato il vice campione GP2 Series 2016 – Voglio concentrarmi solo su me stesso, e non pensare a ciò che ha fatto Charles lo scorso anno, cercando di eguagliarlo o superarlo. Il mio target è fare del mio meglio, poi si vedrà. Poi io avrò un compagno diverso da Charles, perciò sarà tutto differente. Spero che la macchina sia veloce fin dalla prima gara, così da poter essere veloci già a Melbourne. Nelle prime gare sarà dura, perché accanto a me ci sarà un campione del mondo con tantissimi anni di esperienza in F1. Io devo cercare di fare il mio e migliorare gara dopo gara, e a fine anno vedremo se ho fatto un buon lavoro oppure no. Quest’anno il team ha fatto un lavoro fantastico: Charles e Marcus (Ericsson, ndr) sono stati bravissimi. Per l’anno prossimo vedo tanta motivazione in squadra, dai meccanici agli ingegneri. Le prospettive sono interessanti per l’anno prossimo, quindi cercheremo di migliorare quanto fatto. L’obiettivo è quello di essere i migliori fra i non top team (the best of the rest, ndr), ma non sarà affatto facile”.