Antonio Giovinazzi continua a credere nel sogno Formula 1, e non si fa abbattere dalla mancata promozione a pilota titolare in Sauber-Alfa Romeo. Il pilota di Martina Franca, che ha appena spento 24 candeline, è rimasto deluso ma non sorpreso per essersi visto scavalcare da Ericsson e Leclerc nelle gerarchie della Sauber. Nonostante l’amarezza per non essere presente al via del mondiale di F1 2018, Giovinazzi rimane però totalmente concentrato sul lavoro come terzo pilota della Sauber, ed è già prevista la sua partecipazione ad alcune sessioni di prove libere. Non solo: il vice campione GP2 2016 continuerà a svolgere le sue mansioni al simulatore della Ferrari, visti gli ottimi riscontri avuti nel corso di questa stagione.
“Ovviamente sono stato vicino a diventare un pilota Alfa Romeo, ed era l’opportunità migliore, ma alla fine la Sauber ha deciso di fare un’altra scelta – ha spiegato Giovinazzi in un’intervista a Radio Sportiva – Io comunque non mollerò: anche l’anno scorso ero partito come terzo pilota, e poi alla prima gara dell’anno ho debuttato in Formula 1; per questo motivo cercherò di lavorare al massimo e di dare supporto alla Ferrari, poi vedremo quello che succederà”.
Il pilota italiano ha inoltre espresso le sue sensazioni in merito a un 2017 che lo ha visto poco impegnato in pista, ma più immerso che mai nel lavoro con ingegneri e tecnici di F1. Giovinazzi ha detto: “È stato un anno diverso dagli altri. Sono partito sapendo che sarei stato il terzo pilota Ferrari, e poi c’è stato il debutto inaspettato a Melbourne con la Sauber. Ho saputo tutto il sabato mattina, ed è stata un’emozione grandissima. In più ho svolto tantissimo lavoro al simulatore a Maranello, ho dato una mano ai piloti ufficiali anche in pista e ho girato con la Sauber, la Ferrari e la Haas. Insomma, è stato un anno pieno di soddisfazioni. Posso dire che dopo quest’anno sono un pilota diverso e con tantissima esperienza in più”.