SHANGHAI – Antonio Giovinazzi lascia la Cina con tanto amaro in bocca e il peso degli errori. Il pilota italiano, alla seconda gara in carriera in Formula 1, sia in qualifica che in gara è andato a sbattere in uscita dall’ultima curva, distruggendo la sua Sauber e mandando in frantumi la possibilità di acquisire ulteriore esperienza in pista.
Due sbagli molto gravi, e lo stesso Giovinazzi è consapevole di non aver dato il meglio di sé a Shanghai, tanto che a fine gara si è scusato con la squadra. “Il primo errore è quello di aver scelto le slick troppo presto; la pista non era pronta – ha affermato il vice campione della GP2 Series, ammettendo che il team non aveva scelto la strategia migliore. “Poi sia l’aquaplaning che la manovra di Ericsson sono altre motivazioni. Ma da questo weekend ho imparato tantissimo. Ho capito che a costruire ci vuole tantissimo, moltissimi sacrifici, mentre ci vuole un attimo per rovinare tutto. Quello che è successo mi aiuterà a capire come fare per la prossima volta. Mi spiace per il team che ha lavorato tanto tutta la notte per aggiustare la macchina e permettermi di correre. Chiedo scusa alla squadra e spero di tornare più forte la prossima volta”.