George Russell è il nuovo campione della Formula 2 grazie alla vittoria nella Gara1 ad Abu Dhabi, che permette all’inglese della ART Grand Prix di chiudere i giochi con una gara d’anticipo. In una gara che sulla carta era solo una formalità, Russell è stato bravo e anche fortunato in alcune circostanze di questa Feature Race; al via Russell perde la prima posizione a vantaggio di Nyck De Vries che lo brucia in partenza portandosi in testa alla gara, quando alle loro spalle avviene un bruttissimo incidente con Nicholas Latifi che viene preso in pieno da Nirei Fukuzumi prima, e da Arjun Maini poi, dopo essere rimasto fermo in griglia per aver stallato allo spegnimento dei semafori. Oltre al canadese, uscito illeso dalla sua vettura dopo l’incredibile urto subito, ad essere rimasti fermi in griglia di partenza per lo stesso motivo sono stati Sergio Sette Camara e soprattutto Alexander Albon, il diretto avversario di Russell che non è riuscito a partire e dice addio alle sue speranze di titolo poco dopo l’inizio della corsa.
Albon e Sette Camara riescono a ripartire con la Safety Car che rimane in pista per 5 giri, e alla ripartenza De Vries mantiene la testa su Russell che inizia ad avere difficoltà con le gomme e viene insidiato da Artem Markelov per la seconda posizione. All’ottavo giro Russell rientra ai box per passare dalle gomme SuperSoft alle gomme Soft, stessa cosa che farà De Vries al giro seguente che però gli costa la posizione a vantaggio di Russell, autore di un primo giro con le gomme nuove perfetto. In testa alla gara va Luca Ghiotto che gestisce le sue gomme Soft alla perfezione mantenendo costantemente su Russell un vantaggio di oltre 22 secondi in attesa del suo pit stop. Con il passare dei giri l’italiano dà l’impressione addirittura di potersi giocare la vittoria quando arriva la doccia fredda che non ti aspetti: 5 secondi di penalità per aver tagliato la chicane alla curva 9 traendone vantaggio, una vera mazzata per Ghiotto che con le gomme Soft è stato autore di uno stint magistrale nella loro gestione.
A cinque giri dalla fine Ghiotto effettua il pit-stop, scontando prima la sua penalità, per passare alla gomme SuperSoft con le quali riesce a girare ben quattro secondi più veloci di Russell, che nel frattempo è andato in testa alla gara e con estrema tranquillità va a vincere la Gara1 che gli consegna il titolo, succedendo a Charles Leclerc nell’albo d’oro dei campioni della Formula 2; per Russell quella di oggi è la settima vittoria stagionale che gli consente di eguagliare il record di Stoffel Vandoorne del 2015, quando il belga vinse l’allora campionato di GP2 sempre con la ART Grand Prix.
Secondo posto per un solido Artem Markelov, all’ultimo weekend in carriera in Formula 2 dopo una serie di duelli, tra cui quello spettacolare con Lando Norris durato alcuni giri, con dei continui scambi di posizione con il pilota inglese. Terzo posto per Luca Ghiotto che, penalità a parte, è stato autore di una gara favolosa che lo ha visto recuperare dalla 16° posizione in griglia di partenza grazie ad un’ottima gestione delle gomme Soft montate a inizio gara, e con le Supersoft negli ultimi giri di gara ha superato Norris e De Vries per conquistare il gradino più basso del podio, con tanto di giro più veloce della gara.
Delusione per Nyck De Vries che dopo un’ottima partenza non riesce nemmeno ad ottenere il podio, dovendosi accontentare della quarta posizione finale. Quinto posto per Lando Norris, protagonista di una serie di duelli spettacolari, tra cui quello con Louis Deletraz, che chiude in sesta posizione davanti al suo compagno di squadra alla Charouz Racing System Antonio Fuoco, settimo al traguardo. Chiudono la Top-10 Roberto Merhi in ottava posizione, che gli consegna la pole position per la gara di domani, Tadasuke Makino 9° e Jack Aitken, 10° per via di problemi di graining sulle sue gomme. Da segnalare l’ottimo debutto di Dan Ticktum che chiude in 11° posizione dopo aver lottato per la zona punti nella parte centrale della gara, mentre Alessio Lorandi termina in 13° posizione. Alexander Albon chiude in 14° posizione una gara da dimenticare in cui era obbligato a vincere per mantenere vive le sue minime speranze di vincere il titolo, ma gli va riconosciuto che ha disputato un’ottima stagione nella quale è riuscito molto bene a mettersi in mostra e che gli ha portato molte attenzioni su di se in attesa dell’ufficialità sul suo futuro, diviso tra Formula 1 con Toro Rosso e Formula E con Nissan e.Dams.