Il team G-Drive Racing aveva letteralmente dominato la 24 ore di Le Mans in classe LMP2. Nei giorni successivi alla maratona della Sarthe arrivò invece la doccia fredda: l’equipaggio composto da Roman Rusinov, Jean-Eric Vegne ed Andrea Pizzitola venne estromesso dalla classifica finale per un sistema di rifornimento ritenuto non conforme al regolamento dai commissari di gara. Assieme a loro stessa sorte anche per il TDS Racing, squadra che era in pista ( così come i russi) con la velocissima Oreca 07 Gibson.
La Corte Internazionale d’Appello della FIA ha confermato il verdetto di squalifica, ribadendo la vittoria della Signatech Alpine Matmut guidata da Lapierre-Thiriet-Negrao. Il tribunale ha dichiarato che la modifica al sistema di rifornimento rendeva l’operazione più rapida del 25% circa, portando un guadagno di circa 6-10 secondi in occasione di ogni pit stop. La TDS aveva modificato il suo impianto introducendo una componente tra la valvola cut-off ed il limitatore di flusso, che serve proprio a ridurre la velocità del rifornimento. Tali modifiche hanno permesso alle squadre di effettuare le soste con un tempo nettamente inferiore alle rivali, cosa che gli ha permesso di gestire poi il vantaggio accumulato nel corso degli stint.