SILVERSTONE – Come al solito appena i team vedono la pista bagnata ne aprofittano per restarsene ai box e per non compiere giri. Pazienza se migliaia di appassionati hanno pagato profumatamente un biglietto e si sono fatti una coda infernale nel traffico per assistere allo spettacolo della F1: l’importante è la sicurezza dei piloti, e quindi nel bagnato di Silverstone non si poteva girare. Eppoi non dovrebbe nemmeno piovere sabato e domenica: che senso avrebbe scendere in pista? Inoltre bisogna garantire la sicurezza dei piloti e questo tracciato scivoloso non la garantiva…
Sarà, però ormai è intollerabile che appena piove la F1 si fermi. Non stiamo qui a scomodare le pagine di storia scritte
dalle corse disputate con l’acqua e le imprese compiute col bagnato da leggende come Senna e Schumacher, ma vogliamo semplicemente dire che può capitare che alla domenica ci sia la pioggia, quindi se nelle prove c’è l’acqua forse è meglio permettere ai piloti di prendere confidenza con il tracciato in una situazione critica. E se questa domenica venisse a piovere? Magari i team e i piloti si lagneranno e chiederanno la safety car o la bandiera rossa perchè non hanno riferimenti in condizioni di bagnato e magari la direzione corsa li ascolterà per mantenere la loro sicurezza. Ma non avrebbero ottenuto più sicurezza conoscendo al meglio cosa può concedere o meno questa pista con la pioggia? E come si possono ottenere certe informazioni standosene per tutto un turno di libere seduti ai box? Mah…
Poi i piloti non hanno voluto girare per risparmiare le gomme… E qui entrano in gioco Pirelli e FIA: ma possibile che si portino solo 3 set di gomme da bagnato e 4 di intermedie? In alcuni circuiti come Silverstone e Spa capitano spesso sessioni caratterizzate dall’acqua, se non addirittura interi weekend. E’ umanamente possibile che un pilota possa svolgere il proprio lavoro in un weekend bagnato con 3 set di wet? No che non lo è… Ah già: ma la sicurezza! Siamo proprio convinti che venga garantita la sicurezza con una regola sulle gomme così stringente?
E se domani ci fosse la pioggia e domenica asciutto? I piloti dovrebbero risparmiare oggi le gomme wet e intermedie per domani. Quindi nelle FP1 e nelle FP2 non si gira, per poi spararsi tutto il sabato. Però devono girare nelle qualifiche con l’assetto da asciutto, per via della regola del parco chiuso. E intanto la sicurezza va a farsi benedire, così come l’azione nel corso delle libere del venerdì…
Insomma: per l’ennesima volta in cui ha piovuto nelle libere non è successo praticamente nulla, a parte un botto di Pic. I piloti non possono girare (e alcuni nemmeno vogliono fare) sul bagnato. Noi, per porre freno a questo rimedio, proponiamo:
1) l’abolizione della regola del parco chiuso in condizioni di bagnato, perchè non è tollerabile che i piloti siano costretti a girare con un setup da asciutto con la pioggia (vi ricordate Brasile 2003?),
2) almeno 2 set in più di gomme da bagnato e di intermedie per weekend, o quantomeno dovrebbero venire abbuonati i set di wet utlizzati dai piloti nel corso delle prove libere disputate in condizioni atmosferiche avverse.
Questo probabilmente andrebbe maggiormente nella direzione della sicurezza, ma soprattutto in quella dello spettacolo. Perchè la Formula 1 è niente senza i piloti e l’azione, ma è niente anche senza il pubblico.
PS: il più veloce è stato Ricciardo, ma la lista dei tempi è inutile…