Nuovo appuntamento con le FP Analysis, il classico appuntamento del venerdì di motorsportitalia.net volto ad analizzare le prove libere di Formula 1. Siamo a Zeltweg, nello storico e bellissimo tracciato austriaco, una delle icone di questo sport già dai tempi dell’Osterreichring, poi divenuto A1 Ring a fine anni 90 e quindi comprato dalla Red Bull negli ultimi tempi. Ghiaia, erba e margherite, e se sbagli, paghi, così come è successo a molti piloti oggi, tra i quali segniamo Verstappen, Bottas e Vettel, con il tedesco unico ad aver salvato quantomeno la macchina, mentre gli altri due hanno distrutto chi l’anteriore, chi il posteriore, e hanno dovuto rinunciare alle simulazioni di qualifica e passo gara.
Possiamo dire, senza possibilità di essere smentiti, che le FP2 di oggi sono state molto più divertenti della gara di domenica, grazie alla conformazione old style (tranne per qualche curva, ma accontentiamoci) di questo tracciato. Ma comunque, passando alla mera analisi prestazionale della giornata, cominciamo al solito con le mescole portate dalla discussa Pirelli, che a Zeltweg ha portato C2 (Hard), C3 (Media) e C4 (Soft). Il miglior tempo è stato ottenuto da Charles Leclerc, chiudendo il crono in 1:05.086, staccando di quattro decimi Bottas, classificato però con gomme gialle, quindi Medie. Terzo Gasly (Soft) a pochi millesimi dal finlandese. Per un motivo o per un altro, Hamilton, Vettel e Verstappen non hanno potuto fare il loro tempo, e per questo motivo si trovano più staccati in classifica, con l’inglese che è passato direttamente alla simulazione passo gara, mentre gli altri due si sono girati, con l’olandese che ha anche distrutto il posteriore della sua Red Bull.
Come potete vedere dalla nostra tabella, i tempi tra Mercedes e Ferrari sono molto simili, con Hamilton che però pare abbia sempre quel qualcosa in più. Abbiamo notato che a livello di prestazioni, tra le mescole non ci sono molte differenze nei long run, anche come durata, complice anche una pista notevolmente corta come quella di Zeltweg. I tempi di Vettel vanno presi con le pinze, perché dopo l’escursione potrebbe aver danneggiato alcuni pezzi sulla sua SF90, ed è degno di nota solo l’1:09.180 fatto all’ottavo giro con gomme Hard, le uniche usate nella sua simulazione passo gara. In definitiva, crediamo che le forze in pista siano molto ma molto più vicine rispetto alla Francia, così come previsto peraltro prima di questo weekend. Non abbiamo riscontri da parte di Verstappen, e solo Gasly ha portato a casa qualcosa per la Red Bull, ma niente di straordinario obiettivamente.