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Rieccoci con FP Analysis, la nostra rubrica del venerdì che ci porta dentro le prove libere, analizzandone prestazioni e tempi. Siamo a Barcellona, quinta tappa del mondiale e punto di riferimento per tutti i team come ogni anno, visto che al Montmelò si portano tanti aggiornamenti. Insomma, se vai bene a Barcellona, vai bene nella maggior parte delle piste presenti in calendario da qui alla fine, ma cosa ci hanno detto le prove libere di oggi? Innanzitutto vi presentiamo una piccola novità, ossia il nostro podcast di un quarto d’ora dove il sottoscritto, insieme a Marco Colletta, direttore di motorsportitalia.net analizzerà anche a voce l’andamento delle prove libere. Partiamo subito col dire che la Pirelli ha scelto per questo weekend le mescole più dure della sua gamma, ossia C1 (Hard), C2 (Medium) e C3 (Soft).
Oggi è sembrata devastante la superiorità della Mercedes, soprattutto nel passo gara, ma anche nella simulazione di qualifica Bottas è stato il più veloce fermando il crono in 1:17.284, staccando di mezzo decimo Hamilton e di tre decimi le Ferrari di Leclerc e Vettel. Questa parte di prove ci ha detto anche che la differenza tra Soft e Medie nel giro secco è di circa mezzo secondo, mentre di un secondo tra il compound più morbido e quello più duro.
Capitolo passo gara: la Mercedes, ma soprattutto Bottas sembrano irraggiungibili! Il finlandese ha tenuto un ritmo impressionante sia con le Soft che con le Medie. Così come illustrato dalla nostra tabella esclusiva dei tempi, il #77 ha girato costantemente sotto il 23 con le gomme morbide non lasciando scampo a Vettel e Leclerc, ma nemmeno Hamilton è andato così bene con il compound più soffice, visto che dopo appena sei giri buoni è rientrato ai box montando le dure. Il finlandese, una volta montate le gialle è riuscito a stampare alcuni 21 da mani nei capelli per gli avversari diretti. Hamilton ha differenziato la strategia scendendo in pista con le gomme più dure tra quelle disponibili girando mediamente più veloce di Leclerc (anche lui in pista con le Hard) ad inizio stint, perdendo però progressivamente con l’andare dei giri, mentre il monegasco è sembrato più a suo agio tanto da stampare un 22.0 nel finale di sessione. Anche Vettel (Soft) è migliorato con l’avanzare delle tornate: che la Ferrari si stia nascondendo? E’ presto per trarre delle conclusioni, anche perché l’ultima volta non ci abbiamo azzeccato per niente (vedi Melbourne).
Nel T3 la Ferrari perde mediamente tra i 2 e i 5 decimi considerando sia passo gara (2-3 decimi) che simulazione di qualifica (4-5 decimi). La sensazione, così come sentirete nel nostro podcast è che la Scuderia di Maranello si sia tenuta parecchio di motore, ma il settore finale preoccupa e non poco visto che a livello di grip la Mercedes non aver rivali. Sulla Red Bull non vogliamo spendere più parole del necessario perché il motore giapponese relativamente nuovo montato sulla vettura di Verstappen a Baku ha dato ancora problemi così come la prima unità. Stando ai tempi, Bottas dovrebbe vincere facile domenica, ma chiaramente stiamo facendo delle valutazioni basate su carichi di benzina sconosciuti e mappature di motore decisamente al di sotto di quelle che vedremo in gara ma soprattutto domani in qualifica.