Dopo aver saltato il Gran Premio degli Stati Uniti per le avverse condizioni atmosferiche, eccoci tornati con la nostra consueta rubrica del venerdì. Questa volta, essendo in Messico abbiamo deciso di pubblicare le FP Analysis il sabato mattina, perché condividerlo a mezzanotte non avrebbe avuto alcun senso sia per noi che per voi. Partiamo con le mescole scelte da Pirelli per il weekend dell’Hermanos Rodriguez: SuperSoft, UltraSoft e HyperSoft sono le tre tipologie di pneumatici a disposizione dei team, ossia tutta la gamma più morbida della casa costruttrice italiana. Le gomme rosse, ossia le più dure in Messico sembrano essere quelle più prestazionali per quanto riguarda la gara, mentre le Hyper dopo alcuni giri decadono totalmente, con il graining che tende a sporcare eccessivamente lo pneumatico.
Per quanto riguarda la simulazione del giro da qualifica, Max Verstappen è stato il più veloce in entrambe le sessioni. Nel pomeriggio ha fatto segnare un 1:16.720 di quasi un decimo più lento del suo tempo mattutino, ma visto che le qualifiche saranno al pomeriggio, teniamo questo crono come quello più veritiero. Ricciardo segue a un decimo, mentre Mercedes e Ferrari sono lontane anni luce, segno evidente che non hanno spinto più di tanto, complice anche una pista veramente sporca. Certo, la Red Bull in Messico va veramente forte, basti vedere le prestazioni dello scorso anno, ma la sensazione è che questa volta i tre top team siano molto più vicini di quanto non possa sembrare. Occhio di riguardo e complimenti alla Renault, che con Sainz si è piazzata al terzo posto in entrambe le sessioni.
Per quanto riguarda la simulazione passo gara, partiamo subito con i giri di Vettel. Il tedesco con le HyperSoft ha fatto segnare un ottimo 1:21.8 d’attacco, andando ad alzare vertiginosamente i tempi in 22.8, 25.6 e 27 alto. Seb ha detto di aver già dato tutto con questa gomma, e dopo pochissimi passaggi torna ai box per montare le SuperSoft. Da qui un serie di 22 alti, intervallati da alcuni 23 e da un 21.8 molto prestazionale, l’unico ad aver girato così forte con le SS, ma va detto è stato fatto dopo qualche giro di raffreddamento dovute alle bandiere gialle per lo stop di Verstappen. Poi comunque altri 22.5, 22.7 e 22.4. Quindi diciamo che la gomma rossa va bene per la Ferrari. A dimostrare tutto questo anche i giri di Raikkonen: il finlandese ha iniziato proprio con le SuperSoft, compiendo 15 giri, 13 dei quali sul 23, due sul 24 basso. Sappiamo l’enorme capacità di Raikkonen di gestire le gomme e rimanere su un determinato target, ma questo conferma che la gomma rossa sulla Ferrari si comporta bene. Badate bene, non sono tempi stratosferici quelli di Raikkonen, ma è partito con tanta benzina con la gomma più dura e l’ha fatta durare parecchio. Poi box, HS e 22.1, 23.9 e 25.8. Sembra che la Ferrari soffra i long run con la gomma più morbida. Hamilton con le Hyper ha girato in 22.3 e 23.0 come giri significativi, poi anche lui ha alzato drasticamente i ritmi, box, SuperSoft e giri in 22 di media, un po’ sui ritmi di Vettel, confermando un po’ quanto visto con la Ferrari. Verstappen con le HS ha girato in 22.0, 21.1 e alcuni 23 bassi, poi con le Ultra ha fatto segnare due 21 bassi prima di fermarsi in curva 1 per un possibile guasto alla batteria. Ricciardo e Bottas non sono riusciti a replicare i tempi dei compagni di squadra: l’australiano di media un secondo più lento di Max, il finlandese ha fatto un lavoro diverso girando prima con UltraSoft senza grandissimi tempi e poi con Hyper non abbassando mai il 23.5.
In definitiva, sembra che la Hyper duri quei due o tre giri, poi si deve passare alla SuperSoft. La Ultra, così come a Singapore potrebbe essere la gomma da scartare per quanto riguarda Mercedes e Ferrari, mentre la Red Bull sembra farla girare bene. La strategia dovrebbe essere a una sosta, ma questo significherebbe dover girare con un ritmo lentissimo stile Singapore e Montecarlo, quindi staremo a vedere se qualcuno tenterà la doppia sosta ma andando a un ritmo nettamente più veloce. Si prospettano due giorni molto interessanti.