Rieccoci con il dodicesimo appuntamento di FP Analysis, le nostre considerazioni in merito alle prove libere del venerdì. Dopo il rocambolesco Gran Premio di Germania, il circus della Formula 1 fa tappa a Budapest per il Gran Premio d’Ungheria, una delle piste che ha regalato spettacolo negli ultimi anni, nonostante l’apparente difficoltà nei sorpassi. Le sessioni di oggi ci hanno consegnato una Red Bull in palla, forse meno fuoco di paglia rispetto agli altri venerdì, ma soprattutto abbiamo visto come la lotta tra Hamilton e Vettel sia più viva che mai, soprattutto nella simulazione passo gara. Andiamo come sempre con ordine, innanzitutto elencando le mescole portate dalla Pirelli a Budapest, ossia Medie, Soft e UltraSoft. Così come a Hockenheim dunque c’è il salto di compound.
Sebastian Vettel è stato il pilota più veloce della giornata sulla simulazione del giro di qualifica, fermando il crono in 1:16.834, staccando di soli 74 millesimi Max Verstappen. La Ferrari è apparsa molto competitiva con le gomme UltraSoft, così come la Red Bull. Molto bene con la Soft le due Mercedes, mentre con le gomme più morbide sia Hamilton che Bottas hanno fatto segnare degli ottimi parziali nel T1 e nel T2, malissimo nel T3, con la Mercedes che ha dato l’impressione di non stare molto in pista con le mescole più morbide disponibili. Discorso diverso ovviamente con le Soft (sia in simulazione qualifica che in passo gara), con i due piloti delle frecce d’argento che potrebbero optare per una soluzione diversa in qualifica così da partire con le Soft domenica. Sul resto, gran T1 per la Ferrari, che se la gioca con la Red Bull anche nel T3, mentre il settore centrale è di gran lunga quello preferito dal team austriaco. La Mercedes come detto resta un’incognita con le UltraSoft, tutto sarà rimandato dunque a domattina con le FP3.
Sul passo gara ci sono stati dei tempi molto altalenanti per la grande mole di traffico in pista, un po’ come se fosse Monaco per certi versi. Noi vi metteremo a disposizione tutti i giri, anche quelli molto lenti. Diciamo subito che anche in questa occasione le Soft sono sembrate molto competitive, con Vettel che è stato colui che ha fatto segnare il tempo più veloce della simulazione, ma andiamo con ordine, infatti tutti i piloti sono partiti con le UltraSoft, partiamo proprio dal tedesco della Ferrari: Seb parte con 1:21.1, poi 22.0, 22.0, 22.1, 22.6, 23.0, 24.0, 37.0, 22.4, 22.5, 23.2, 29.8, 22.8, 22.9, 23.4, 28.8, 41.1 e 22.0, dopodiché box, gomme Soft e 20.8, 21.2, 33.3, 20.3, 20.9, 20.9, 20.7 e 21.2. Con le gialle Vettel è stato velocissimo, mentre con le viola ha cercato nel miglior modo possibile di tenere un passo costante. Certo, va detto che quel 20.3 è stato fatto dopo un giro lento, e questo ovviamente non sarà possibile in gara. Il compagno di squadra Kimi Raikkonen è stato l’unico a montare le Medie dopo le UltraSoft. Il finlandese ha girato con le viola in 1:21.9, 22.1, 23.8 e 27.9, davvero pochi giri, poi box e quindi gomme Medie. I suoi tempi sono: 23.0, 22.2, 22.8, 29.7, 21.9, 21.9, 27.9, 22.1, 21.9, 21.7, 22.1, 27.7, 21.7 e 21.5. Tralasciando i giri lenti, non male il passo con la bianca, ma questa gomma non sembra essere la migliore per quanto riguarda la seconda parte di gara, almeno con un andamento “normale” della corsa. Capitolo Mercedes, qui le frecce d’argento sembrano essere molto forti con le Soft, ma soffrono con le UltraSoft, un po’ come nella simulazione sul giro veloce. Hamilton: 1:22.4, 22.3, 22.8, 28.5, 24.9, 22.6, 22.6, 22.8, 27.4 e 22.9 con US, poi S e 21.5, 27.9, 22.4, 21.9, 24.3, 26.1, 21.3, 21.3, 37.8, 20.4, 21.0 e un lento 29.6. Anche Lewis ha fatto segnare un gran 20.4 subito dopo un giro lento, vale dunque lo stesso discorso fatto con Vettel. Bottas è sembrato un po’ più costante dopo il pit stop: 1:21.5, 22.1, 22.7, 22.6, 23.5, 22.8, 23.3, 22.6, 22.7, 23.4, 31.4 e 23.0 con US, mentre con Soft 21.4, 30.2, 21.1, 21.8, 32.8, 22.0, 21.2, 21.3, 21.6, 20.9, 20.9, 21.0 e 20.9. Molto bene dunque nell’ultima parte di sessione il finlandese della Mercedes. Le due Red Bull, che solitamente sembrano essere un fuoco di paglia al venerdì questa volta hanno la grande opportunità di fare un ottimo risultato a Budapest, come ampiamente previsto nelle scorse settimane. Max ha girato con le US in 1:21.9, 22.0, 22.6, 22.2, 25.9, 26.8, 22.5, 27.9, 22.5, 26.0 e 22.4, poi box, Soft e ottimi tempi in 21.6, 21.0, 21.4, 21.4, 21.4, 27.3, 21.6, 21.1, 23.1, 21.0, 23.2 e 20.7. Non il più veloce, ma sicuramente il più costante. Chissà se anche stavolta sarà solo il più forte del venerdì. Ricciardo ha il motore numero 1 dopo il problema di Hockenheim, ma non sembra soffrirlo particolarmente in questa pista dove il carico aerodinamico va per la maggiore. Per l’australiano della provincia di Messina 1:21.8, 21.9, 23.6, 24.0, 23.3, 23.8, 22.3, 22.2, 26.6, 21.7 e 21.6 con Ultra Soft, mentre con Soft ha girato in 21.4, 21.3, 21.7, 21.2, 21.9, 22.6, 20.8, 21.7 e 20.9. La Red Bull può essere un arbitro determinante, ma attenzione, perché potrebbe seriamente lottare per la vittoria, anche se Hamilton e Vettel sembrano avere quel qualcosa in più sul passo gara.
Hanno quasi del clamoroso le quote relative sia alla pole position che alla vittoria di domenica. Per quanto riguarda il sabato, Sebastian Vettel è il favorito per la conquista della pole position a 2.30, seguono le due Red Bull a 4.00, Hamilton addirittura a 6.00, Raikkonen a 15.00 e Bottas a 21.00. A memoria, non ricordiamo negli ultimi 5 anni quote del genere (senza considerare ovviamente penalità già conosciute e che vanno inevitabilmente a sfasare il tutto). Le quote si confermano anche per quanto riguarda la corsa di domenica: Vettel 2.40, Verstappen e Ricciardo 3.70, Hamilton 6.50, Raikkonen 14.00 e Bottas 18.00. Uscirà la Safety Car domenica? Il sì è dato a 1.65, il no a 2.11. Chiaramente la Mercedes non è favorita a Budapest, ma se volete tentare un azzardo, chiaramente Hamilton può sempre regalare delle sorprese. Vi ricordiamo che queste quote saranno valide fino all’inizio delle FP3. Giocate moderatamente e con responsabilità.