Formula Uno: le pagelle del Gp di Germania 2013.
08 Luglio 2013 - 20:41
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Vettel: 10. Dicevano che non vinceva mai in Nord America e ha vinto in Canada. AUTO-PRIX-F1-GER-QUALIFIERDicevano che non vinceva mai in patria e in Luglio e ora ha sfatato pure questo mito. Vittoria sudatissima, perchè ha dovuto reggere alla pressione dei due della Lotus e Vettel ha dimostrato di meritare il numero 1 che porta sulla scocca. Nessun errore, nessuna sbavatura, e il quarto centro stagionale arriva in un momento in cui la Red Bull forse ha qualcosa in meno sul giro secco rispetto al solito.

Raikkonen: 9,5. Gara fantastica per Kimi, che ha sfiorato il successo con una progressione importante nel finale, quando la Lotus ha deciso di differenziare la strategia e di mettergli le gomme morbide. Forse ha perso un po’ troppo tempo nel secondo stint dietro ad Hamilton, ma si è poi rifatto con gli interessi sorpassando in maniera spettacolare entrambe le Mercedes. La radio funzionava male, ma secondo voi a lui dispiaceva?

Grosjean: 10. L’MVP del gp di Germania è lui, il ragazzo francese contro il quale lotus nurburgring 2013siamo tutti pronti scagliarci quando commette un errore, ma che al Nurburgring ha fatto vedere il meglio del suo repertorio. Il migliore nel primo stint con le soft e sempre pronto a tenere il fiato sul collo di Vettel dopo la safety car. Avrebbe avuto tutto il diritto di lamentarsi dell’ordine di squadra e invece non ha minimamente polemizzato con il team, dimostrandosi così anche un ottimo uomo squadra.

Alonso: 7,5. La strategia della squadra non l’ha certo aiutato, però nel finale, quando ha finalmente montato le gomme soft non è stato così veloce e negli ultimi giri le sue gomme, nonostante fossero nuove, erano già alla frutta, mentre le soft usate di Raikkonen erano ancora performanti. Non del tutto convincente nemmeno nel duello con Hamilton, ma il quarto posto non è da buttare dato che ha corso in difesa.

Hamilton: 6,5. L’eroe del sabato ha vissuto una domenica molto travagliata. Partenza terrificante ed eccessivo degrado delle gomme posteriori, forse patito molto anche a livello psicologico. Quando ha dovuto difendersi nel corpo a corpo è stato l’Hamilton di sempre, difficile da superare per Alonso e Raikkonen, però ha perso una vita quando doveva attaccare Hulkenberg. Dopo la magnifica pole era lecito aspettarsi una gara diversa da lui.

Button: 8. In una gara caratterizzata dal grande consumo delle gomme J.B ha giocato 05.07.2013- Free Practice 1, Jenson Button (GBR) McLaren Mercedes MP4-28un ruolo da protagonista a dispetto della scarsa competitività della sua McLaren. La safety car ha mandato alle ortiche la sua strategia a due soste, che poteva portarlo ancora più in alto della sesta posizione d’arrivo, ma la sua bella figura l’ha fatta ugualmente, dopo due gare orrende.

Webber: 7,5. Allo start è stato impressionante e ha rischiato di prendersi la testa della corsa. Un peccato quel problema al pit stop che gli è costato un giro, perchè Mark poteva tranquillamente dire la sua quantomeno in chiave podio. La safety car è stata una manna dal cielo per l’australiano, ma per prendersi il settimo posto ha dovuto superare diversi piloti poco disposti a cedere la posizione, segno che ha svolto un ottimo lavoro.

Perez: 6,5 Quattro punticini sono un bottino più che sufficiente dopo la pessima qualifica. In gara è stato molto bravo all’inizio, anche se nel finale è rimasto in pista con gomme finite venendo passato da Button, Hamilton e Webber. Bellissimo il sorpasso a Maldonado all’esterno della curva 3.

Rosberg: 6 -. Gli ultimi giri a ritmo di fulmine e i due punti strappati nel finale lo avvicinano alla sufficienza, ma dal vincitore di Silverstone si è vista un po’ di arrendevolezza di troppo, come se l’eliminazione nel Q2 lo avesse mentalmente abbattuto già prima del via.

Hulkenberg: 7.  Dopo Raikkonen in Malesia, anche Hamilton al Nurburgring ha hulkenberg nurburgring 2013faticato tantissimo nel duello col tedesco. Con una Sauber lenta e mangia gomme Nico ha compiuto una grande impresa nel riuscire a conquistare un punto mondiale, aggiudicandosi peraltro l’ingresso in Q3 e catalizzando su di sè l’attenzione della Lotus.

Ricciardo: 5. Ancora troppa differenza tra i tempi in qualifica spesso brillanti e le prestazioni in gara, troppo alterne. Partire sesto e terminare il gran premio fuori dai punti non è proprio il massimo, considerando che si trova a guidare la miglior Toro Rosso dai tempi di Vettel.

Di Resta e Sutil: 5,5 e 5. Prima gara incolore per i Mallya boys, nonostante l’utilizzo della gomma media, che nel 2013 ha sempre dato una mano alla Force India. Un po’ meglio Di Resta, che ha perso la decima posizione solo a poche tornate dal termine.

Maldonado e Bottas: 7 e 6. La Williams ha tarpato le ali ad entrambi con dei pit stop lenti, ma i due alfieri del team inglese hanno corso bene. In particolare Maldonado ha combattuto con vetture molto più veloci della sua senza cedere un millimetro e avrebbe meritato maggior fortuna: peccato che la safety car abbia azzerato i vantaggi dati dalla sua strategia a due cambi gomme.

Pic e Van der Garde: 4. Non sono andati piano, ma sono costati una posizione a Button perchè volevano a tutti i costi lottare tra di loro invece di farsi doppiare. E non impareranno la lezione sui doppiaggi, dato che la direzione gara che non li ha penalizzati per aver palesemente ignorato le bandiere blu.

Gutierrez: 6. Ha reso difficile la vita a Webber, che in più di un’occasione ha provato senza successo a superarlo. Non ha preso punti, ma la sua prestazione non è da buttare, inoltre qualche miglioramento si è visto.

Massa: 4,5. Sembra difficile che sia stato solo un errore del pilota, ma finora non è emerso alcun problema sulla sua Ferrari e quindi siamo costretti a pensare che quel testacoda dopo quattro giri sia tutta farina del suo sacco. Come il primo di Monaco. E l’errore in qualifica a Montreal. E quello nelle libere di Silverstone. Troppi incidenti.

Chilton 5, Bianchi 5, Vergne 4,5

Extra: Gp Germania: 7,5. E’ vero che i motivi d’interesse sono arrivati soprattutto per cause esterne (il distacco della gomma di Webber, la Marussia che va in retro da sola), però è stata una corsa tutto sommato godibile. Molto bello il finale, col risultato incerto fino all’ultimo e tanti bei duelli per la zona punti.

Mr Santander premia Vettel: 8. L’anno scorso, nella Germania della Merkel, dello spread e dell’austerità, vinceva il pilota spagnolo, su macchina italiana progettata da un greco. Ora, in Germania vince il tedesco e a cosegnargli il trofeo è il banchiere spagnolo, che sponsorizza il pilota spagnolo, che corre su macchina italiana progettata dal greco. Il cerchio si è chiuso.

Ferrari.com: 3. Sul sito ufficiale, la casa di Maranello titola così il resoconto del Gp di Germania: “Il caldo influenza un’ingegnosa strategia.” Venerdì invocavano 40 gradi, basti pensare a quel che diceva Genè dal box Ferrari. Attendiamo con ansia un articolo del Grillo Rampante che ci spieghi dettagliatamente quali sono le condizioni climatiche che permettono alla Ferrari di rendere al meglio. Sempre che esistano. Poi magari ci spiegheranno anche a cosa serve avere un pilota come Alonso se non gli si dà una vettura in grado di lottare sempre coi primi…